La ballerina, la gelosia, l'omicidio | Un condannato e un assolto - Live Sicilia

La ballerina, la gelosia, l’omicidio | Un condannato e un assolto

Il Tribunale di Palermo

Sotto accusa i cugini marsalesi Domenico e Pietro Centonze.

PALERMO – Una condanna a vent’anni e un’assoluzione. La Corte d’assise d’appello di Palermo ha confermato la pena inflitta, il 16 settembre 2016, dal gup di Marsala Francesco Parrinello a Domenico Centonze, 43 anni, marsalese, accusato del duplice omicidio dei tunisini Rafik El Mabrouk e Alì Essid, di 31 e 34 anni, uccisi con due colpi di fucile, la notte del 3 giugno 2015, tra Marsala e Mazara.

I giudici hanno, invece, assolto dalla medesima accusa, per “non aver commesso il fatto”, Pietro Centonze, 48 anni, cugino di Domenico. Anche lui, in primo grado, era stato condannato a 20 anni. Entrambi gli imputati sono cugini del capomafia ergastolano Natale Bonafede. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che la notte in cui fu commesso il duplice omicidio, all’interno del night “Las Vegas” a Mazara, El Mabrouk ebbe un violento diverbio con Domenico Centonze, che nel locale sarebbe arrivato in compagnia di una ballerina romena, che poi si sarebbe intrattenuta con il nordafricano. La gelosia, quindi, sarebbe stato il movente dell’omicidio. I difensori del cugino Pietro,  gli avvocati Raffaele Bonsignore e Diego Tranchida, sono riusciti a dimostrare che l’imputato si trovava da un’altra parte rispetto al luogo del delitto. 

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