Ciro Capuano si consolerà. Chissà come andrà a finire la sua avventura in rosanero. Comunque vada, il terzino sinistro può comunque gioire. Su Facebook – riferiscono i bene informati – è nato un gruppo dal titolo chiarissimo: “Ciro Capuano titolare sempre !!!” (sissignore, con tre punti esclamativi). Settantadue iscritti e cinquanta messaggi. Sono soddisfazioni. Se, passasse di qua una delle tre persone al mondo (sottoscritto compreso) non ancora iscritte a Facebook e volesse saperne di più, rimandiamo tutto a ben altri contesti e approfondimenti circa il funzionamento del grande struscio virtuale. Qui, preme sottolineare che – secondo la vulgata – se non sei su Facebook, non sei nessuno. Ciro, non tenere il broncio, un risultato l’hai raggiunto.
Ce ne sarebbero altri, in verità, ma bisogna portare un po’ di pazienza. E forse l’amabile Ciruzzo (in privato un vero simpaticone) la pazienza l’ha lasciata a casa nella famosa conferenza stampa in cui ha lanciato il suo ultimatum alla società: o rinnovo, o via da Palermo. Sul web rimbalzano le sue minacciose parole: “Se non verrò chiamato per discutere il rinnovo del contratto, molto probabilmente a gennaio andrò via da Palermo. Qui sto bene, però un giocatore ha bisogno anche di giocare. Potevo andare alla Fiorentina, due anni e mezzo fa, ma ho scelto Palermo, grazie al progetto proposto dal presidente Zamparini e dal direttore sportivo Foschi”. Gulp! In effetti, la permanenza del nostro eroe non è stata baciata dalla fortuna. Qualche discreta sgroppata sulla fascia, tramortita dagli infortuni. E il Palermo non si butta più a sinistra, nel senso che quella zona del campo appare triste come una landa disabitata. Il pur generoso Balzaretti è al momento lontano dagli antichi bagliori di un tempo. Ciro è un’incognita e in più ha certi grilli per il capo che lo portano col pensiero e col cuore lontano da viale del Fante. Non è che ci siano molti rincalzi sulla piazza. Perfino la stella di Fabio Grosso si è appannata e Cabrini è davvero troppo vecchio. Certo, la sfiga non è stata tenera con lo scugnizzo Capuano. L’approccio con Palermo ha conosciuto ruvidezze inaspettate anche fuori dallo stadio. Il povero Ciro, tempo fa, è pure incappato in una delle tante ordinanze sindacali sul traffico. E s’è beccato la multa. Chi scrive ricorda la sua faccia sconsolata al Politeama. Una faccia “appesa a nu’ guaio”. Una faccia che su Facebook ispirerebbe malinconia. Però, però… c’è sempre il campo per sovvertire gli argomenti del rio destino. C’è una vita da qui a gennaio. Ciruzzo avrà l’occasione di dimostrare di essere un giocatore in carne e pallone se ci riuscirà. Non soltanto una figurina virtuale, uno da libro delle facce.