Fra le carte depositate dalla procura di Palermo al processo al generale Mori, anche un foglio che sarebbe riconducibile a Vito Ciancimino, consegnato pochi giorni fa dal figlio Massimo ai magistrati che indagano sulla presunta trattativa fra Stato e Cosa nostra. L’intestazione del foglio A4 è “Marcello Dell’utri”.
“La posizione processuale di Dell’Utri – scrive l’ex sindaco di Palermo – che pendeva dal 15-12-1981, il Dell’Utri è stato assolto con formula piena. Io in piena coscienza affermo che se questa istruttoria fosse stata fatta a Palemro da Falcone, Dell’Utri sarebbe stato rinviato a giudizio e la relativa V sezione del tribunale presieduta dal dott Ingargiola (I° edizione) lo avrebbe certamente condannato. Infatti comparando i “dati” di Dell’utri con quelli di Ciancimino gli elementi a carico di Dell’Utri sono amggiori di quelli di Ciancimino ed ovviamente sarebbero state chiamate “prove”, Ergo la relativa condanna di Dell’Utri da parte di Ingargiola (I° edizione). Proprio Ingargiola nella II° edizione nel processo Andreotti ha cambiato musica”.