Non c’è solo la chiesa ufficiale, non ci sono solo gli alti prelati contro il recente giro di vite del governo, soprattutto nella parte che disciplina le norme sull’immigrazione. Anche i fedeli si mobilitano, a Palermo, e chiariscono la loro posizione in un comunicato stampa. “L’assemblea dei circa duecento fedeli della Rettoria di San Francesco Saverio all’Albergheria, domenica 5 luglio, al termine della messa delle ore 19 – si legge – ha approvato per acclamazione e all’unanimità, un documento che partendo dalla sacralità dell’ospitalità ribadisce il valore evangelico e non, dell’accoglienza nei confronti del forestiero. Lo spunto per questa ennesima presa di posizione nasce, chiaramente, dalla recentissima legge che crea il reato di clandestinità. Nel documento, tra l’altro, si ribadisce che il fenomeno dell’emigrazione sta prendendo dimensioni epocali ma che deve comunque essere compreso e governato con la nuova consapevolezza dell’interdipendenza globale, dell’interscambio, della pluralità e dell’integrazione e che l’insistenza sul legittimo bisogno di sicurezza ha, purtroppo, come conseguenza di far crescere la paura nei confronti del forestiero, avvertito sempre più come minaccia. Le proposte che corredano il documento, sono da un lato, l’azzeramento dei debiti storici nei confronti dei paesi in via di sviluppo; dall’altro lato, l’intensificarsi di iniziative volte a far crescere le condizioni di auto-sviluppo. Si chiede in fine, di abolire il reato di clandestinità e di ripensare a forme di accoglienza che vadano incontro ai bisogni dei paesi che sono in difficoltà”. Non è la prima volta che l’assemblea dei fedeli, guidata da padre Cosimo Scordato, interviene con una votazione dei fedeli su argomenti “scottanti”.
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