PALERMO – Annullata con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Gandolfo Interbartolo, accusato di essere il capomafia di Cerda. La Cassazione ha stabilito che bisogna tornare a valutare la posizione dell’indagato, che nel frattempo resta in cella. I supremi giudici hanno accolto l’istanza degli avvocati Giovanni Castronovo, Alessandro Martorana e Diego Pennino.
Interbartolo è finito in carcere lo scorso maggio. Gli investigatori lo piazzano al vertice della nuova mafia della provincia palermitana. Nelle intercettazioni parlava, secondo l’accusa, di estorsioni: “Noi gli dobbiamo dare di nuovo fuoco.. ed è finita… si prende e gli si dà di nuovo il colpo… è inutile che… questo… il problema è che questo deve capire dove si deve andare… dove si deve andare a rivolgere…”.
Sospetti e frasi dal contenuto interpretato in maniera errata, sostengono invece i legali. Non si conoscono ancora le motivazioni della Cassazione. Nelle scorse settimane, il Tribunale del Riesame, accogliendo stavolta il ricorso dei pm, ha contestato a Interbartolo nuovi episodi di estorsione.