“Con il presidente del Consiglio abbiamo ripreso il quinto dei sette punti del programma di governo, ossia il superamento del divario tra Nord e Sud. L’idea comune è quella di un piano straordinario sul modello di quanto avvenuto con successo fra Germania Est e Ovest, dove pure non c’era una differenza così abissale come fra il Nord e il Sud dell’Italia. Un piano costituito da interventi finanziari, infrastrutture, fiscalità di vantaggio, sconfitta della mafia, ma anche dal taglio degli sprechi e dal raggiungimento dell’efficienza e della celerita’ nella spesa pubblica”. Lo dichiara Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, in un’intervista al quotidiano economico ‘MF – Milano Finanza’, in merito alla creazione di un ‘Partito del Sud’, sull’esempio della Lega Nord, ma con motivazioni e obiettivi politici geograficamente diversi.
“La Lega – dice Lombardo – non va guardata dal basso verso l’alto ma va in un certo senso emulata, senza ricorso alla separazione bensì cominciando a costruire la vera unità d’Italia.” Sul ruolo del Partito del Sud, sottolinea il leader siciliano “esso risulterebbe indispensabile, giacchè oggi risultano piuttosto inutili e nocivi i partiti nazionali, per la semplice ragione che i loro dirigenti, eletti per nomina del padrone del partito, sono stati pronti a qualunque obbedienza, facendo crescere il divario tra Nord e Sud negli ultimi quindici anni. In altre parole, i partiti nazionali si limitano ad acquisire una rappresentanza sul territorio a discapito degli interessi dei rappresentati. Il Partito del Sud, invece, dovrà bilanciare quello del Nord”.
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