E si riapre la partita |sulla nomina dei manager - Live Sicilia

E si riapre la partita |sulla nomina dei manager

Dopo la rinuncia di Francesco Basile alla guida del Garibaldi, il suo sostituto dovrà essere scelto fra i 76 idonei. Ma la discussione si intreccerà con il rimpasto. Il reintegro di Magistri, invece, durerà solo 15 giorni: il nuovo manager lo sostituirà comunque.

PALERMO – La rinuncia di Francesco Basile lascia scoperta una delle diciassette caselle nella scacchiera delle nomine dei manager della Sanità. Una partita ultimata una decina di giorni fa dopo mesi di selezioni e che adesso, in parte, si riapre. L’assessore alla Salute Lucia Borsellino dovrà fare un altro nome per la direzione generale dell’ospedale Garibaldi di Catania. Un nome che sarà pescato dall’elenco dei 76 idonei alla nomina ultimato a dicembre dopo le valutazioni della commissione di esperti incaricata dalla Borsellino stessa. Ma i tempi potrebbero essere lunghi. Perché il nodo della nuova nomina si incrocerà inevitabilmente con quello del rimpasto nella giunta di Rosario Crocetta. Una questione chiusa – dice il governatore – , ma prima che il nuovo esecutivo diventi “operativo” potrebbero passare giorni. Soltanto dopo la formalizzazione del nuovo assetto del governo, infatti, gli assessori potranno ricominciare a lavorare. E il luogo deputato a proporre la nomina del nuovo manager a Catania sarà proprio Palazzo d’Orleans. Intanto, dall’assessorato non si sbilanciano: “Non abbiamo ancora pensato ad un nome – dicono dall’entourage dell’assessore alla Salute – anche se il rischio di un ‘abbandono’ da parte di Basile è diventato più che concreto già nei giorni subito successivi alla nomina”. Il manager incaricato al Garibaldi, insomma, aveva già manifestato alcuni dubbi sull’eventualità di lasciare il suo posto come presidente della facoltà di Medicina, che attualmente riveste all’Università di Catania.

Dubbi confermati dalla rinuncia di oggi, e che si sono intrecciati con la notizia della pronuncia del Tar di Catania sulla destituzione del commissario straordinario dell’Asp di Messina, Manlio Magistri. All’ex commissario scelto da Crocetta era stato revocato l’incarico dopo la soppressione del punto nascita di Barcellona Pozzo di Gotto, ma il Tribunale amministrativo etneo – al quale Magistri aveva presentato ricorso – si è pronunciato a suo favore: dovrà essere reintegrato immediatamente. Una poltrona per due ai vertici dell’Azienda sanitaria di Messina? Niente affatto. Perché, comunque, il suo era un incarico “a termine”. E dunque, come spiegano dall’assessorato, anche se reintegrato, resterà in sella come commissario fino all’insediamento del nuovo direttore generale, Gaetano Sirna, che dovrebbe prendere le redini dell’Asp nel giro di una quindicina di giorni.

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