È un Palermo camaleontico | Così si può insidiare la Juventus - Live Sicilia

È un Palermo camaleontico | Così si può insidiare la Juventus

I match con Crotone e Atalanta hanno fatto vedere che i rosa possono cambiare pelle, anche a gara in corso.

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PALERMO – Soffrire sì, ma mai in maniera passiva. Il concetto che Roberto De Zerbi ha trasmesso alla sua nuova squadra sembra entrare piano piano negli automatismi del Palermo che dopo il buon primo tempo contro il Napoli, il pari acciuffato con il Crotone e soprattutto il primo successo raggiunto nei minuti finali contro l’Atalanta, ha mostrato di seguire con attenzione le indicazioni dell’ex tecnico del Foggia. A stupire maggiormente nell’undici sceso in campo sia a Pescara che a Bergamo è stata poi la capacità di cambiare modulo in corsa per adattarsi alle situazioni e al gioco dell’avversario che nel caso degli orobici ieri allo stadio ‘Atleti Azzurri’ tendeva a chiudere le fonti offensive rosanero (Diamanti e Hiljermark in primis, ndr) nel tentativo di portare a casa un pari che a quel punto del match (l’ultimo quarto d’ora di gara) andava bene agli uomini di Gasperini.

L’intelligenza del tecnico bresciano, che nel frattempo inseriva Jajalo, Gazzi e Balogh richiamando degli stanchi Bruno Henrique, Hiljemark e Diamanti, sta proprio nel comprendere il momento giusto per cambiare volto, passando dall’iniziale ed equilibrato 3-4-2-1 ad un più abbottonato ma concreto 3-4-1-2 con il croato a rompere gli equilibri fra centrocampo e retroguardia orobica. Da lì la punizione pericolosa pennellata per Goldaniga, uscita di un nulla fuori, e sopratutto l’azione del corner all’89’ che ha messo nelle condizioni Nestorovski di liberarsi alla conclusione nel cuore dell’area.

Prova generale di ciò che si è visto contro i nerazzurri era poi stato messa in scena all’Adriatico col Crotone durante il secondo tempo con i pitagorici. In quel caso, con Rajkovic fuori per infortunio, De Zerbi decise di sfruttare le attitudini difensive di Gazzi spostandolo da centrale con Gonzalez e Goldaniga ai lati e passando dal 3-4-3 al 3-4-2-1 con in mediana sempre il fosforo di Bruno Henrique e la visione di gioco di Hiljermark e Diamanti ed Embalo a fungere da ispiratori della manovra offensiva dietro Nestorovski. Adesso che si torna in Sicilia ed al ‘Barbera’ arriva l’avversario più temibile in circolazione, la corazzata Juventus di Higuain, Dybala e Pjanic, c’è da scommettere che De Zerbi starà già lavorando a delle soluzioni per provare ad imbrigliare il gioco dei bianconeri anche se questa volta l’avversario, rispetto a Crotone e Atalanta, è difficilmente arrestabile.


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