PALERMO – Rotazioni periodiche, formazione continua dei dipendenti, controlli serrati e severi su concorsi e appalti, miglioramento dei servizi: sono questi e tanti altri, i punti contenuti nel piano triennale di prevenzione della corruzione, presentato questa mattina nella Sala Carapezza, all’interno del complesso monumentale Steri. Presenti alla conferenza, tra gli altri, il rettore Roberto Lagalla, il direttore generale Antonio Valenti e il responsabile della corruzione Sergio Casella. Un percorso, quello intrapreso che, a detta di Lagalla, consente all’Università di proseguire nel processo di promozione della cultura di legalità e del rispetto delle regole.
Il piano, infatti, garantisce l’accessibilità totale ai dati relativi all’organizzazione e alle attività intraprese, in funzione di servizio agli utenti e di trasparenza della collettività: “Oggi parliamo di un aspetto fondamentale per le funzioni accademiche – con queste parole Roberto Lagalla ha aperto la conferenza – il piano anti-corruzione si pone in regime di continuità con quanto già nel passato è stato fatto per il nostro Ateneo a partire dal Codice etico, del 2010, e del piano triennale per la trasparenza e l’integrità, del 2011. Oggi, inoltre, posso affermare con cognizione di causa che il livello di opacità sui concorsi universitari è certamente minore di quanto si potesse anche solo immaginare qualche tempo fa”.
Nell’ambito della trasparenza delle procedure e del monitoraggio continuo tra amministrazione e utenza, Lagalla ha parlato di un nuovo progetto in corso d’opera. Il rettore, nel breve periodo, avrà sul sito dell’Università una linea diretta con gli studenti che potranno porre quesiti ed esigenze specifiche: “Molte richieste saranno prelevate, di volta in volta e, nel corso del mese saranno convocati degli incontri nei quali risponderò personalmente ai dubbi o alle criticità sollevate dai giovani, voglio metterci la faccia solo così si può progredire”.
Nel corso della mattinata, inoltre, Lagalla ha illustrato gli ultimi provvedimenti adottati nel segno della spending review. In particolare, il taglio al parco macchine della struttura centrale e di tutto l’Ateneo: “Abbiamo intrapreso un cammino nel segno del risparmio, una strada virtuosa che ha consentito punto per punto di vedere tutti gli aspetti del bilancio. Oggi, una migliorata condizione economico-finanziaria è basata su una autoregolazione dei finanziamenti e su una capacità di intercettare i finanziamenti nazionali ed europei – assicura – Delle nove auto di rappresentanza ne sono state mantenute tre e, tutte di cilindrata inferiore a 1600: una riservata al Rettore, le altre due destinate agli spostamenti a fini istituzionali del direttore generale e dei dirigenti”.
C’è tempo, infine, per un ringraziamento alla giunta targata Crocetta a seguito dell’approvazione della finanziaria e in particolare della tabella H. “Il finanziamento contenuto nella tabella H per quanto riguarda gli orti botanici di ateneo è un segnale chiaro di quanto essi costituiscano un grande patrimonio culturale della nostra città. Ringrazio a nome di tutta l’Università degli Studi di Palermo il governo regionale”.