PALERMO – Il Comune ‘inaugura’ la Ztl notturna stasera, ma le polemiche e le contestazioni la precedono: dopo l’annuncio, Confcommercio Palermo passa ai fatti, presentando un ricorso al Tar Sicilia contro il provvedimento del Comune. L’associazione di categoria si è affidata all’avvocato Alessandro Dagnino per impugnare diversi atti che ruotano intorno all’istituzione della Zona a traffico limitato di notte, fortemente voluta dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania e appoggiata dal sindaco Orlando e dalla maggioranza del Consiglio comunale.
Potenzialmente, il ricorso potrebbe influenzare il destino della Ztl anche in tempi brevissimi. “È stato assegnato alla Sezione prima del Tar, presieduta da Calogero Ferlisi – fa presente Dagnino – e sarà trattato alla Camera di consiglio del 25 febbraio con l’intervento del collegio del Tar, ma abbiamo anche formulato un’istanza cautelare che può fare la differenza: abbiamo chiesto al presidente di sospendere il provvedimento prima del contraddittorio in cui si discuterà la sospensiva – aggiunge il legale – dato che è destinato a entrare in vigore stasera stessa. Il presidente quindi intanto dovrà decidere se sospendere il provvedimento da subito oppure rinviare tutto al 25 febbraio, data in cui verrà comunque discussa la materia”.
La lista delle rimostranze di Confcommercio è lunga. Si parte con la denuncia della “mancata adozione – si legge nel documento – degli atti di programmazione propedeutici all’implementazione della misura adottata (Piano urbano del traffico, composto da Piano generale del traffico urbano – scaduto nel 2015, non aggiornato e, come tale, privo di efficacia, Piani particolareggiati del traffico urbano e Piani esecutivi del traffico urbano)”; poi viene contestata la natura sperimentale della Ztl notturna “in quanto solo formalmente dichiarata, in mancanza di un termine di scadenza definito ex ante e in assenza di indicazione in tal senso”.
Oggetto del ricorso anche “la mancata adozione del regolamento sull’istituzione e sul mantenimento delle Ztl, previsto dalla legge regionale n. 3 del 2016, art. 12, che va in ogni caso adottato, senza che rilevi la natura sperimentale delle misure restrittive della circolazione”, e la “violazione della delibera Consiliare n. 11 del 2015, la quale riserva espressamente al Consiglio la regolamentazione del traffico sugli assi viari principali (via Roma, via Maqueda e C.so Vittorio Emanuele), laddove invece gli atti impugnati investono (anche) questi assi viari, restringendone fortemente l’uso notturno”.
Inoltre l’associazione di categoria contesta la “violazione del ‘principio di effettiva necessità’ della Ztl tariffata – si legge ancora nel ricorso – non essendo addotta alcuna ragionevole motivazione sul punto negli atti impugnati ed essendo mancanti gli atti generali definitori degli obiettivi al cui raggiungimento si dovrebbe parametrare la misura”. Nel dettaglio viene ravvisata l’assenza di un regolamento che preveda vari punti: “Le tariffe per ottenere il permesso di accesso alle Ztl; le riduzioni per i veicoli meno inquinanti; l’accesso gratuito alle Ztl per le persone disabili, le cui autovetture siano dotate di contrassegno speciale, e per le vetture a trazione elettrica; le agevolazioni per i residenti all’interno del perimetro Ztl e l’applicazione agli stessi di tariffe differenziate rispetto a quelle applicate ai non residenti; le misure necessarie volte ad incentivare il trasporto pubblico e la lotta all’inquinamento; il regime delle sanzioni da applicare in base al Codice della strada, nonché appositi strumenti di monitoraggio sull’inquinamento”. Tutte misure che secondo i ricorrenti non vengono applicate.
Sotto la lente di Confcommercio pure un aspetto chiave della Zona a traffico limitato notturna, l’adozione di mezzi pubblici adeguati a sostituire le auto. Il Comune e l’Amat puntano sull’implementazione della linea 101 attiva 24 ore su 24 il venerdì e il sabato: sei autobus copriranno il percorso Stazione-piazza De Gasperi lungo via Libertà con una frequenza prevista fra i 12 e i 15 minuti, in aggiunta alle sette linee notturne già presenti. Secondo Confcommercio le soluzioni non sarebbero state studiate a sufficienza: “Secondo le direttive ministeriali che regolano l’entrata in vigore della Ztl – spiega l’avvocato Dagnino – questa non può comportare una riduzione della fruizione dell’area. In pratica proprio quello che non si può fare è la riduzione della movida: che si tratti di auto o di bus, il Comune deve comunque garantire la mobilità allo stesso flusso di persone di sempre. Invece il provvedimento si limita a parlare di un potenziamento della linea 101, senza basi scientifiche e stime dei passeggeri inibiti dalla mancata circolazione delle auto”.
Il provvedimento caldeggiato dall’assessore Catania non ha convinto i ricorrenti nemmeno dopo le modifiche ‘dell’ultima ora’. Fra queste la stagionalità: dal primo novembre al 30 aprile, le restrizioni della nuova Ztl varranno dalle 23 alle 6 di ogni venerdì e sabato; dal primo maggio al 31 ottobre invece partiranno dalle 20 alle 6, per limitare ulteriormente quella che il Comune ha considerato la fase calda della movida. Dagnino scrive della “irragionevolezza e carenza di motivazione della previsione con la quale è stata stabilità la stagionalità della Ztl notturna, secondo criteri che non appaiono conformi a dati di comune esperienza, in mancanza di adeguati studi a supporto”.