PALERMO – Una madre che segue il suo istinto per ritrovare il suo piccolo, lo scontro tra la vecchia e la nuova mafia sintetizzato in un conflitto generazionale, due squadre che si armonizzano per il raggiungimento di un unico obiettivo. Sono questi gli ingredienti che hanno caratterizzato la seconda puntata di Squadra Antimafia 5, andata in onda ieri sera su Canale 5 e seguita da quasi 5 milioni di spettatori.
Fulcro della puntata sono stati ancora una volta Giulia Michelini e Marco Bocci, insieme ormai ad un nuovo personaggio che a un personaggio che poco alla volta sta diventando fondamentale: Ana Caterina Morariu, alias Lara Colombo. E’ stata lei ad aprire la ormai famosa botola e a interpretare il ruolo del vicequestore dell’antimafia di Catania.
La Squadra Duomo, infatti, si muove in nuovo territorio. Qui nasceranno complicati rapporti tra colleghi e nuove relazioni amorose, ma come tutti gli spettatori di Squadra Antimafia 5 sanno questi rapporti alla Duomo non sono mai semplici.
La convivenza tra le due squadre sembra essere molto difficile, Calcaterra e la sua squadra sono abituati a muoversi senza troppa burocrazia, a differenza dell’altra squadra di polizia guidata da Lara, che la stessa Morariu descrive come una donna forte e determinata.
Il ruolo di primadonna rimane a Rosy Abate (Giulia Michelini), una figura importantissima sin dalla prima stagione che è riuscita a coinvolgere milioni di spettatori.
Questo personaggio si trova in un punto di transizione: si è stancata di fare del male e farà di tutto per riacquistare la sua normalità, cioè riavvicinarsi al figlio che le è stato tolto. Il suo unico obiettivo è fare la mamma e vivere dei sorrisi del suo Leonardino.
Intanto Calcaterra e i suoi colleghi riaprono il caso di un architetto ecologista ucciso per motivi ancora sconosciuti dalla stessa banda di Stiddari, che ha rapito il bambino e lo tiene prigioniero.
Nel frattempo nel clan Ferro i conflitti si intensificano: Achille (Francesco Montanari) vuole mettere le mani sui soldi che Rosy intende utilizzare per pagare il riscatto per suo figlio, ma il padre Oreste (Luigi Diberti) lo ostacola.
La prima preoccupazione per Rosy è però quella di riuscire a mettersi in contatto con i rapitori. Pronta a tutto per riavere suo figlio, la donna si rivolge ad un giornalista locale, da cui ottiene un prezioso aiuto.
Il resto lo scopriremo nella prossima puntata.