Ecco il vostro mare negato |Irraggiungibile e incontrollato - Live Sicilia

Ecco il vostro mare negato |Irraggiungibile e incontrollato

Avevamo chiesto ai nostri lettori di parlarci del loro mare negato. Ne esce il ritratto di un luogo che tra sporco ed espansione della città sembra essere così lontano per chi vuole rilassarsi al sole, ma anche così vicino per quanti sporcano e non rispettano le regole.

i lettori raccontano
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PALERMO – Un mare ormai irraggiungibile: avevamo chiesto ai nostri lettori di raccontarci le proprie esperienze di un mare palermitano che sembra abbandonato a se stesso, tra sporco e alghe tossiche. Il rischio di fare un tuffo nel golfo di Mondello sembra sì essere un problema a causa di quell’acqua “di un verde molto inquietante”, ma sembra ancora di più un atto quasi impossibile: “Ormai di mare per tutti ce n’è ben poco a Palermo”, si legge nella riflessione di Alpheus, cui fanno eco altri commenti. “Il mare negato è anche quello irraggiungibile” – scrive Carolina77 – “Nella provincia di Palermo, tutte le costruzioni (più o meno abusive) a ridosso della spiaggia non consentono di poterne usufruire”.

Poi c’è chi auspica una Mondello libera dai lidi e dalle cabine, come Perbacco che vorrebbe la spiaggia “con le sole docce e i bagni pubblici”, mentre c’è chi rivendica la considerazione che sì “le spiagge sono cedute in concessione a soggetti privati che mantengono un certo decoro della superficie loro concessa” – come dice Viverecivilmente – “Al contrario, basta guardare come sono ridotte le spiagge a libero accesso: rifiuti di ogni genere e tipologia,assenza di soggetti preposti alla pulizia,installazione di tende e gazebo. In pratica una occupazione di suolo pubblico che lede la fruibilità degli spazi a terzi”.

Anche chi frequenta lidi ben conosciuti ha però qualcosa da ridire sulla qualità del mare: “Non potete immaginare, c’è di tutto: l’acqua è sempre di un verde opaco con della schiumetta che galleggia, immondizia, escrementi”, testimonia Liz “Allora si cerca ad occhi chiusi di oltrepassare tutto ciò per andare in fondo dove l’acqua sembra pulita, ma ahimé ci sono le meduse. Lo sporco proviene dalle barche e dalle ville che scaricano a mare, tutti lo sanno ma nessuno fa niente”. Un mare negato dunque dagli scarichi, come succede anche sul litorale più vicino alla città, come ricorda Agv: “Il mare ci è stato negato quando con l’espansione della città non si è provveduto a elaborare un sistema di gestione delle acque nere diverso dal riversare il tutto nella costa. E così ci è stato negato il vero litorale palermitano, quello parallelo a via Messina Marine, quello che le vecchie foto ci presentano come un luogo di aggregazione e divertimento a pochi passi da casa”.

La rabbia cresce soprattutto nei confronti di quella tipologia di palermitano che se ne infischia delle regole e dei concittadini: “Perché non è minimamente concepibile pensare di non dover sporcare – si chiede Nero – con comportamenti semplici e dignitosi come portarsi dietro sacchetti, raccoglitori e quant’altro e non di usare i raccoglitori pubblici, come successo ieri a Capaci, come ghiacciaie per le “casce” di birra dopo averli svuotati del loro contenuto proprio sulla spiaggia? I cittadini, cioè noi!”. Nascono infine domande su chi debba prendere la situazione in mano: “E’ vero che dovrebbero essere i cittadini a rispettare i luoghi in cui vivono” – argomenta Maz – “ma visto il basso senso di educazione civica nostrana allora dovrebbero intervenire le istituzioni a far rispettare e tutelare le bellezze nostrane… ma dove sono i nostri amministratori?”.


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