Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito, avrebbe consegnato ai pm di Palermo, che oggi l’hanno interrogato, materiale fotografico utile all’identificazione del signor Franco, il misterioso 007 che, per oltre 30 anni, avrebbe avuto rapporti col padre e preso parte alla trattativa tra Stato e mafia. Ciancimino è stato sentito dal procuratore Francesco Messineo e dai pm della dda Nino Di Matteo e Paolo Guido.
Nuova intimidazione
Nella lettera recapitata questa mattina nella casa palermitana di Massimo Ciancimino ci sono minacce esplicite e riferimenti all’8 giugno scorso, data in cui avrebbe dovuto sottoporsi a un interrogatorio a Palermo, poi saltato perché il figlio dell’ex sindaco stava male. Si parla, in particolare di un appuntamento “non rispettato” da Ciancimino e di “un evento che non può più essere posticipato”. La lettera è stata imbucata nella cassetta delle lettere della casa di Palermo da qualcuno che ha bussato al citofono dicendo che c’era posta per il signor Ciancimino, mentre il figlio dell’ex sindaco era in volo da Bologna a Palermo per l’interrogatorio che si è svolto oggi in Procura. La persona che era in casa ha preso la lettera e l’ha poi consegnata a Ciancimino quando è arrivato. Dentro, oltre al proiettile di kalashnikov uguale a quelli ricevuti in precedenza, c’era anche la fotocopia della copertina del libro “Don Vito”, scritto da Massimo Ciancimino e Francesco La Licata. Nella lettera, infatti, si diceva che Ciancimino jr con quel libro aveva rovinato “la rispettabilissima persona” di suo padre, mettendo la firma su un libro che ne infanga la memoria”.