Prima i nomi, poi le deleghe. Raffaele Lombardo sta ancora lavorando all’assegnazione degli incarichi agli assessori, ma se dalla Regione assicurano che la definizione dei ruoli sarà comunicata entro la serata, già dal primo pomeriggio sono filtrate alcune indiscrezioni.
Secondo un primo schema, che i “si dice” di Palazzo d’Orléans danno come quasi definitivo, i sei assessori confermati manterrebbero gli incarichi che avevano nel precedente governo: dunque Michele Cimino resterebbe al Bilancio, Titti Bufardeci al Turismo, Massimo Russo alla Sanità, Pippo Sorbello al Territorio, Luigi Gentile ai Lavori pubblici e Roberto Di Mauro alla Cooperazione. Una scelta, questa, abbastanza prevedibile, considerato che gli uffici di gabinetto dei sei assessori non sono mai stati sciolti, a differenza di quanto è accaduto con gli altri. Lombardo, invece, terrebbe per sé tre deleghe pesanti: Agricoltura, Lavoro e Beni culturali, da sempre incarichi-chiave nel governo siciliano. Miele per attirare gli scontenti targati Pdl, sibilano in ambienti ostili al governo.
Ai tre nuovi assessori, invece, andrebbero deleghe legate alla competenza personale. Caterina Chinnici, forte dell’esperienza da procuratore presso il tribunale per i minorenni, otterrebbe la Famiglia, mentre Gaetano Armao, professore di diritto amministrativo, erediterebbe la poltrona di Giovanni Ilarda alla Presidenza e Marco Venturi, da esponente di Confindustria, andrebbe all’assessorato all’Industria. Fra qualche ora, ad ogni modo, le deleghe saranno ufficializzate. Ma le voci di palazzo sono sempre più veloci della diplomazia istituzionale.