Ecomostro della Timpa, firmata |la convenzione per demolirlo - Live Sicilia

Ecomostro della Timpa, firmata |la convenzione per demolirlo

I lavori costeranno 260 mila euro. Il Comune ha destinato all'abbattimento dell'ecomostro 150 mila euro del bilancio, l'assessorato regionale coprirà la somma restante dal capitolo delle spese obbligatorie relative alle demolizioni. Legambiente: "Non basta demolire ma occorre demolire bene; si spera che così avverrà".

acireale
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PALERMO – “E’ stata firmata a Palermo la convenzione tra il Comune di Acireale e l’assessorato regionale alle Infrastrutture per la demolizione dell’ecomostro sulla Timpa. L’iter dovrebbe concludersi entro la prossima estate. Il progetto prevede una spesa di 260 mila euro”. Lo rende noto il sindaco Roberto Barbagallo. “Quando l’ecomostro sarà abbattuto – afferma il sindaco – sarà una vittoria per noi amministrazione, per la città, per il territorio e per quanti hanno a cuore bellezza dei nostri luoghi.

Il Comune ha destinato all’abbattimento dell’ecomostro 150 mila euro del bilancio, l’assessorato regionale coprirà la somma restante dal capitolo delle spese obbligatorie relative alle demolizioni. Tra pochi giorni acquisiremo il parere dell’Azienda Foreste, aspetteremo la chiusura del bilancio regionale e, portati a compimento altri piccoli adempimenti, il progetto, di competenza del Genio civile, potrà andare in gara. Speriamo dunque – conclude il sindaco di Acireale – che entro l’inizio dell’estate possano iniziare i lavori”.

IL COMMENTO DI LEGAMBIENTE- “È ovvio che non si può che plaudire ed essere contenti della prevista demolizione. Tuttavia occorre osservare – afferma Roberto De Pietro –  che, per le condizioni in cui versa la struttura (aggredita da decenni di esposizione agli agenti atmosferici e alla salsedine marina), la demolizione sarebbe stata, comunque, prima o poi, la soluzione obbligata. Non basta – aggiunge l’ambientalista – demolire ma occorre demolire bene (senza produrre ulteriori danni o lasciare residui); si spera che così avverrà. Oltre all’Aloha Mare, che certamente è l’elemento di maggior impatto visivo, la strada di accesso alla struttura e che prosegue discendendo verso il mare, è l’elemento di maggior impatto ambientale su quel tratto di costa. La sua rimozione e il successivo risanamento ambientale – conclude De Pietro – con criteri naturalistici, sono altrettanto importanti, se non più importanti, della rimozione della struttura stessa”.

 

 

 


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