PALERMO – Il buon Michele Cimino ci aveva provato. Invano. Nella foga di commi e sub-emendamenti che ha portato all’approvazione di una legge sull’editoria che a noi non e’ mai piaciuta, ecco spuntare pero’ un fronte compatto di deputati – qualcuno azzarda addirittura una ventina – che vuole punire le testate on line che pubblicano commenti trincerandosi dietro l’anonimato. Chi non accetta questa norma capestro non ricevera’ un euro. Alla faccia della liberta’ di stampa.
Livesicilia, lo sapete, ha fatto del rapporto con i suoi lettori la mission della propria iniziativa editoriale. E’ grazie a loro che siamo diventati in poco piu’ di un anno il quotidiano d’informazione piu’ letto in Sicilia. E’ grazie a molti commentatori che sono nati gli scoop poi ripresi dalle principali testate nazionali. Suggerimenti, critiche, imbeccate, voci dal di dentro che vengono rigorosamente verificate prima della pubblicazione. Ed e’ grazie ai quasi 500.000 commenti pubblicati sino ad oggi che sono nati nuovi editorialisti, che si e’ spesso aperto un confronto tra il lettore e l’istituzione (piu’ volte ad esempio il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha interagito con i lettori che magari lo criticavano aspramente), che Livesicilia ha acquisito una patente di autorevolezza che solo i nostri commentatori hanno potuto dare.
Ora l’Ars vuole mettere il silenziatore. Vuole “pagare” il silenzio dei giornali che non disturberanno piu’ il manovratore. Immaginate: i mille e passa commenti quotidiani che pubblichiamo (altrettanti li mandiamo nel cestino perche’ impubblicabili) dovranno essere tutti tracciabili attraverso la consegna, prima di metterli on line, di un documento d’identita’ da parte del lettore che vorra’ mantenere un nickname che nasconda la sua vera identita’. Una pazzia. Una evidente stortura da parte di chi, i nostri mai troppo criticati parlamentari regionali, vorrebbe imporre una censura preventiva degna dei peggiori regimi. Deputati ignoranti, perche’ ignorano che chi si reputa diffamato ha gia’ tutti gli strumenti a disposizione per agire contro testata e commentatori anonimi. Bastera’ una denuncia alla polizia postale per risalire all’identita’ di chi avrebbe offeso.
Beh, sappiano i nostri cari onorevoli, che Livesicilia non cambiera’ di una virgola la propria policy. I commenti dei nostri lettori – quelli che riteniamo non offensivi – saranno pubblicati. Tutti. Senza imporre alcuna limitazione, senza chiedere alcun documento d’identita’. Pazienza, perderemo qualche contributo pubblico nonostante siamo tra i pochi quotidiani on line ad avere le carte in regola (traffico, giornalisti contrattualizzati, iscrizione al Registro degli operatori della Comunicazione, contributi previdenziali regolarmente e mensilmente pagati) ma non ci piegheremo a questo diktat. I nostri lettori valgono molto piu’ di qualche decina di migliaia di euro. Il nostro silenzio, cari onorevoli, non si compra.