Lo spoglio infinito di Palermo|Le schede in caserma - Live Sicilia

Lo spoglio infinito di Palermo|Le schede in caserma

Elettori ed elettrici, candidati e candidate, mettetevi comodi. Per i dati ufficiali delle amministrative di Palermo bisogna aspettare. Quanto non è dato sapere. Gli addetti dell'ufficio elettorale del Comune stanno controllando i verbali cartacei di una dozzina di seggi. Il controllo è in corso alla caserma Bichelli a San Lorenzo dove sono confluiti i plichi dei seggi. La struttura dell'esercito ospita il quartiere generale dell'ufficio elettorale centrale.
Elezioni nel caos
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Elettori ed elettrici, candidati e candidate, mettetevi comodi. Per i dati ufficiali delle amministrative di Palermo bisogna aspettare. Quanto non è dato sapere. Il tempo necessario per consentire agli addetti dell’ufficio elettorale del Comune di controllare i verbali cartacei di una dozzina di seggi. Poi, li passeranno al magistrato che sovrintende alla macchina elettorale. Spetterà a lui dare il crisma dell’ufficialità al voto.

Lo spoglio infinito, potremo definirlo. Gli scrutini sono iniziati alle 15 di lunedì e ancora non ci sono i dati definitivi. Nonostante il software acquistato dal Comune che avrebbe dovuto velocizzare le procedure. Di fronte agli errori umani le macchine vanno in tilt. Finalmente si capisce perché se clicchi sul sito del comune di Palermo manca il risultato dei consiglieri. Da ieri, il conteggio è bloccato a 596 seggi su 600. In alcuni casi il numero delle schede votate non concorda con quello registrato nei verbali. Dall’ufficio elettorale si limitano a confermare il lavoro di verifica sui verbali e i ritardi. Di più non aggiungono anche sostengono che nulla cambierà per l’esito delle votazioni.

Il controllo è in corso alla caserma Bichelli a San Lorenzo dove sono confluiti i plichi dei seggi. La struttura dell’esercito ospita il quartiere generale dell’ufficio elettorale centrale. Lontano dall’ufficialità c’è chi ci racconta del caos che ha regnato in alcuni seggi, dove i presidenti non sarebbero riusciti a portare a termine il lavoro. C’è pure chi ha gettato la spugna per motivi di salute. E c’è stato pure un impiegato comunale che per errore si è portato a casa tutto il materiale elettorale, timbri compresi. Contattato tramite la prefettura ha restituito tutto.


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