Tamajo e Milazzo i più votati | Cinquestelle primo partito - Live Sicilia

Tamajo e Milazzo i più votati | Cinquestelle primo partito

Il deputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo

L'Analisi relativa al collegio che ha eletto 16 deputati. Grillini al 24,1%.

Regionali, il voto a Palermo
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PALERMO – Quattro deputati e la palma di primo partito in provincia. Il Movimento cinque stelle si consola così a Palermo, dopo lo scrutinio che ha visto Nello Musumeci avere la meglio su Giancarlo Cancelleri. Un boom che ha portato a un aumento di dieci punti percentuali rispetto alle elezioni del 2012: i pentastellati, tradizionalmente forti nell’area metropolitana di Palermo, passano dal 15,5% del 2012 al 24,2%. Recordman delle preferenze Giampiero Trizzino, uno dei volti più in vista del movimento, riconfermato a Palazzo dei Normanni con 9.168 voti. Confermato anche il bagherese Salvatore Siracusa, con oltre seimila preferenze. Due i volti nuovi della pattuglia palermitana: Luigi Sunseri, già collaboratore dell’influente europarlamentare Ignazio Corrao e candidato sindaco alle Comunali di Termini Imerese del 2014, e Roberta Schillaci.

Dietro ai pentastellati c’è il 14,2% di Forza Italia che migliora di poco il dato del 2012 quando, sotto il nome di Pdl, aveva raggiunto il 13,1%: una percentuale che vale tre deputati. In casa azzurra l’elezione del commissario regionale Gianfranco Miccichè attraverso il listino regionale libera il posto per Marianna Caronia, che torna così a Palazzo dei Normanni dopo l’assenza nell’ultima legislatura. Il più votato è Giuseppe Milazzo, con 9.889 voti, seguito da Miccichè (7.588) e Riccardo Savona (6.554). Quest’ultimo ritorna a Sala d’Ercole per il suo quinto mandato. Quarta, ma comunque eletta per via del meccanismo del listino, Caronia con 6.370 voti.

In casa Partito democratico, dove l’8,8% rappresenta un crollo rispetto al 13,2& di cinque anni, riconfermati Giuseppe Lupo e l’assessore uscente all’Agricoltura Antonello Cracolici: per loro rispettivamente 9.551 e 7.560 voti. Restano fuori dai giochi l’uscente Alice Anselmo e il consigliere comunale di Palermo Fabrizio Ferrara, uomo del sottosegretario Davide Faraone. Non ce la fa Salvo Alotta, su cui aveva puntato Fabrizio Ferrandelli, fresco di rientro tra le file Dem dopo un faccia a faccia con Matteo Renzi. Delusione anche per Salvo Lo Biundo, ex sindaco di Partinico e anche lui nella scuderia di Faraone.

Perfetta parità tra Toto Cordaro, deputato uscente, e l’ex rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, nella lista nata dalla fusione tra i Popolari-autonomisti e Idea Sicilia. Entrambi hanno raggiunto quota 8.170 voti e agguantano i due seggi assegnati alla lista che raggiunge l’8,1%. Non ce la fa Roberto Clemente, rimasto fuori da Sala d’Ercole nonostante i 5.5290 voti raccolti. Chi, invece, ritorna a Palazzo dei Normanni è Vincenzo Figuccia, che occupa l’unico seggio spettante all’Udc in provincia di Palermo: per lui 9.281 voti, mentre lo scudocrociato sfiora complessivamente l’8%. Fuori da Sala d’Ercole Pietro Alongi, nonostante le oltre ottomila preferenze raccolte. La pattuglia di deputati che sosteranno Musumeci si conclude con due vecchie conoscenze che ritornano all’Ars: Tony Rizzotto, già assessore alla Provincia di Palermo, e Alessandro Aricò. Rizzotto ha messo insieme quattromila preferenze nella lista Fdi-Noi con Salvini, mentre Aricò, nella lista #DiventeràBellissima, ha superato quota novemila voti.

In casa Sicilia Futura è Edy Tamajo a vincere il derby con Salvo Lo Giudice e ad aggiudicarsi l’unico seggio assegnato in provincia agli uomini di Totò Cardinale. Per Tamajo, riconfermato all’Ars, 13.984 voti e la palma di candidato più votato a Palermo. Un solo seggio, infine, per la lista Cento passi per la Sicilia che supera lo sbarramento regionale ed elegge un solo rappresentante a Sala d’Ercole: il seggio viene assegnato proprio a Palermo e verrà ricoperto dal candidato governatore Claudio Fava. per lui 3.430 voti. Non ce la fanno Pino Apprendi, deputato uscente in rotta col Pd, e Luigi Carollo, anima del movimento Lgbt e organizzatore del Pride di Palermo.


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