CATANIA – “Nella recente tornata elettorale universitaria etnea, la lista Intesa Autonomista si è affermata ancora una volta la prima forza politica, conquistando il maggior numero
di posizioni di vertice, ben sette, all’interno della rappresentanza dell’ateneo
catanese: due senatori, un consigliere di amministrazione dell’Università, un
consigliere del CUS, un componente del Nucleo di Valutazione, e un consigliere di
amministrazione dell’ERSU di primo livello, che si aggiunge alla indiscussa vittoria
di Oriana Amata, eletta al CdA dell’ ERSU di secondo livello supportata dal
Segretariato Giovani Medici Italiani (SIGM), che in modo apartitico ha condotto una battaglia serrata a tutela dei dottorandi e degli specializzandi”. Lo si legge in una nota del Partito dei Siciliani- Mpa. «Questo risultato elettorale – hanno spiegato stamane a Catania in conferenza stampa i giovani di Intesa Autonomista – è frutto di un voto libero e non condizionato espresso con coscienza, che premia l’impegno e la buona politica di rappresentanza, che sempre e comunque ha messo al primo posto la tutela della dignità e dei diritti degli studenti, degli specializzandi e dei dottorandi di ricerca».
«Il risultato del voto universitario ha respinto il tentativo di condizionamenti delle liste, è adesso tempo di riscrivere lo Statuto secondo i principi della democrazia», ha detto Giuseppe Lombardo. «Da questo risultato – ha aggiunto Agatino Lanzafame – in vista del rinnovo del Rettorato, rilanciamo un programma articolato in sei punti, dalla lotta agli sprechi alla riduzione delle tasse al miglioramento dei servizi, perchè l’Università torni ad impegnarsi per la ricerca e per le borse di studio».
Una vittoria che, per Gaetano Galvagno, coordinatore Giovani Partito dei Siciliani – Mpa, «è stata frutto della compattezza, della forza, della coerenza e dell’unione, e che si muove nel solco delle istanze autonomiste e dei principi che ispirano il Partito dei Siciliani».
«Continueremo nel nostro impegno – ha concluso Antonio Rosella, coordinatore delle liste – al fine di risolvere le problematiche degli studenti e dei dottorandi e vigilare affinché le aspettative socio-professionali non vengano sopraffatte da logiche diverse dalla meritocrazia e dall’efficienza».
I giovani autonomisti: "Un risultato che premia l’impegno e la buona politica di rappresentanza"
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