CATANIA – Una situazione drammaticamente al limite già ben prima dell’arrivo dell’estate. Un’emergenza all’approvvigionamento idrico nei campi è esploso lo scorso anno in modo più evidente rispetto al passato e che ha prodotto danni enormi: ma che in questo 2024 promette uno spaccato ancora più drastico. Una siccità che non registra precedenti.
Colture all’asciutto
In provincia di Catania, così come in buona parte dell’isola, le colture sono letteralmente all’asciutto: dai seminativi da foraggio per ovini e bovini al grano, alle granelle di cereali destinate a mangime per gli allevamenti.
Stesso discorso per l’orticoltura che ha registrato una drastica riduzione di produzione: gli stessi imprenditori, nella maggior parte dei casi, hanno rinunciato ad impiantare vista l’impossibilità di ricevere acqua dai Consorzi di Bonifica. Si tratta di carciofi, meloni, angurie.
La siccità ha comportato una diminuzione della pezzatura degli agrumi che registrano una fine di campagna agraria a prezzi a dir poco risibili: e molte partite delle cosiddette arance tardive sono rimaste invendute sulle piante con perdite ingenti per tutto il comparto.
Dichiarazione d’emergenza
In queste condizioni, con gli invasi siciliani letteralmente a secco d’acqua è inevitabile che rischi di saltare tutto il sistema d’irrigazione dei campi per i mesi estivi. Una vicenda devastante.
A Palermo, la Regione attende il riconoscimento per il 2024 della siccità severa: una dichiarazione d’emergenza nazionale. Che al momento, però, non c’è.
La richiesta d’incontro a Schifani
Il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, lancia il suo allarme e quello di altri quindici sindaci del Calatino: Qua siamo già in ginocchio – dice – serve un intervento economico a favore delle aziende che i danni ormai li hanno già avuti”.
Mistretta venerdì scorso ha inviato una richiesta, firmata anche dagli altri primi cittadini, al Governatore Schifani. Una richiesta di incontro urgente per tentare quantomeno di arginare il dramma.
I passaggi principali della missiva
“Si assicuri un’adeguata copertura finanziaria del F.S.N., D.Lgs. 102/2004, al fine di attivare ogni misura compensativa prevista, esattamente all’art. 5, comma 2, lettere a, b, c e d, e comma 3, contributi in conto capitale, conto interessi su operazioni di credito agrario, agevolazioni previdenziali e fiscali;
Si annullino le richieste di pagamento per gli oneri dei Consorzi di Bonifica relativi alla stagione irrigua 2023.
Si licenzi una moratoria sui mutui e sulle operazioni finanziarie a carico degli imprenditori ed aziende del comparto agricolo.
Si riaprano i termini per la denuncia di esistenza in vita dei pozzi, di cui al D.Lgs. n.275, del 12/07/1993, art.10, comma 1, così da poter immediatamente utilizzare tutte le risorse idriche già immediatamente disponibili.
Si individui ogni fonte idrica, attualmente inutilizzata, e se ne razionalizzi l’impiego, mediante provvedimenti derogatori e straordinari”.
La risposta del Ministro
Al Sindaco di Mineo, una risposta l’ha già data il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha inviato una lettera precisa e circostanziata.
“Per i danni da siccità del 2022 la Regione Sicilia – si legge – ha beneficiato di risorse a valere del decreto “Aiuti Bis” (art.13 Decreto-Legge 9 agosto 2022 n.115 e successive modifiche) che ha stanziato 100 milioni per la siccità 2022 usufruendo degli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva, di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, – Fondo di solidarietà nazionale- in deroga alle disposizioni di cui al comma 4 del medesimo articolo.
Ed ancora: “Per quanto concerne la siccità del 2023 il DM 25 ottobre 2023 del Masaf ha previsto che risorse afferenti ai fondi unionali della riserva di crisi PAC, aumentati di un cofinanziamento nazionale del 200%, venissero proprio destinati, per una quota parte, alla copertura dei danni del prolungamento della siccità 2022 al 2023.
Si tratta di oltre 80 i milioni di euro che il Governo ha destinato alla copertura dei danni da siccità per il 2023 e di cui beneficia anche la Sicilia”.
Infine: “Anche tenendo in considerazione la Vostra sollecitazione, il Ministero dell’agricoltura ha avviato un confronto con il Ministero dell’ambiente, competente in materia, con gli uffici legislativi interessati e con il Commissario siccità. Confidando di poterle dare presto degli aggiornamenti le porgiamo sinceri saluti”.