Ennesima notte all'aperto per i precari in sciopero della fame - Live Sicilia

Ennesima notte all’aperto per i precari in sciopero della fame

Tra l’afa e il caldo per Calogero Fantauzzo, Pietro Musso e Filippo la Spisa, i tre collaboratori scolastici precari, al quinto giorno di sciopero della fame contro i tagli alla scuola pubblica, quella appena trascorsa e’ stata l’ennesima notte di protesta insonne trascorsa nel presidio permanente di Piazza Indipendenza a Palermo.

Affisso nella tenda, allestita davanti Palazzo d’ Orleans, sede della presenza della Regione, c’e’ un calendario che segna il 30 agosto come data di inizio della protesta e il numero di giorni di sciopero della fame. Chiedono un incontro con il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo e un intervento delle istituzioni.

”Andremo avanti ad oltranza. Siamo disperati, la nostra e’ una battaglia per il lavoro” dice Filippo La Spisa, 52 anni, 4 figli e una moglie insegnante disoccupata. L’uomo ieri dopo aver accusato un malore e’ stato trasferito all’Ospedale Civico di Palermo per alcuni accertamenti; in serata e’ stato dimesso ed e’ tornato al presidio, per continuare la protesta. A sostenere la loro ‘battaglia per il lavoro’ ci sono una trentina di altri colleghi precari, che non fanno mancare acqua, caffe’, succhi di frutta, sigarette. ”Ieri un turista milanese si e’ avvicinato, ci ha chiesto perche’ fossimo qui, gli abbiamo raccontato le nostre storie da precari con figli a carico, ma senza lavoro, e’ rimasto con noi tutto il pomeriggio – racconta Pietro Musso, 42 anni, 2 figli – Prima di andar via ci ha comprato delle bottiglie d’acqua e portato del caffe”’. Anche alcuni dipendenti regionali con piccoli gesti hanno manifestato solidarieta’ ai precari. ”Ci hanno portato bottiglie d’ acqua e succhi di frutta – continua – Siamo degli ‘invisibili’ solo per il Presidente Lombardo. Finora non si e’ mai avvicinato al presidio. Se non fossimo davvero disperati, non saremmo qui per strada, ma a casa con le nostre famiglie e i nostri figli”.

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