PALERMO – Sarà la migliore fusione tra pop, rock, e canzone d’autore quella che i Baustelle porteranno stasera sul palco del Teatro Antico di Taormina. La band toscana capitanata da Francesco Bianconi arriva in Sicilia forte delsuccesso dell’ultimo album “Fantasma”, uscito a fine gennaio.
Si annuncia un concerto organizzato come un film, con tanto di titoli di testa e di coda, interpretabile al tempo stesso come la sua colonna sonora immaginaria, dal taglio profondamente sinfonico, densa di esoterismo, di sonorità spettrali, di citazioni letterarie e cinematografiche.
Appuntamento imperdibile per gli amanti del jazz al Teatro di Verdura di Palermo con Enrico Rava, uno dei più grandi protagonisti del jazz europeo e uno dei musicisti più creativi e innovativi della seconda metà del 900. Per TRIBE, Rava si esibirà alla tromba, accompagnato da Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso, Fabrizio Sferra alla batteria. Una tribù, appunto, che ingloba musicisti diversi, che richiede una linea estetica chiara e in grado di consentire un dialogo creativo tra i musicisti e che un leader dell’autorevolezza di Rava ha l’indiscutibile merito di saper condurre all’interno del proprio mondo espressivo.
E in queste calde giornate di scirocco arriva “Burning Desire“, ultimo spettacolo del Teatro del Fuoco, sul palcoscenico di Villa Filippina. Nato sei anni fa a Stromboli e divenuto con il tempo itinerante, il Teatro del Fuoco ha realizzato tra Lipari, Vulcano e Palermo un singolarissimo tour, valorizzando gli elementi naturali a partire dal fuoco con una varietà di canali espressivi che vanno dalla danza, al canto, all’acrobatica, fino al mimo e al cabaret. Il filo conduttore del festival è il fuoco che sprigiona vita, energia, forza creatrice, desiderio, sogno.
Al Museo Pepoli di Trapani è in scena Metamorphosis, Concerto per anima e mutazione nato da un’idea del musicista e compositore Marcello Fiorini, che vede in scena le danzatrici Carlotta Bruni e Rosa Merlino per la regia di Aurelio Gatti. Lo spettacolo è incentrato sulle musiche, originali di Marcello Fiorini, ispirato alle origini delle cinque grandi forze motrici del mondo antico: amore, ira, invidia, paura e sete di conoscenza. Anche qui, come nelle Metamorfosi di Ovidio, non esistono azioni, né di dei né di uomini. Dalla dinamica musicale nasce prima il movimento, e poi la danza.