Esame Brescia per l'Orlandina |Gara con vista sul terzo posto - Live Sicilia

Esame Brescia per l’Orlandina |Gara con vista sul terzo posto

Al PalaFantozzi arriva la rivelazione del torneo: coach Di Carlo e Ivanovic analizzano la sfida.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Una partita difficile, un altro banco di prova per misurare dimensioni e qualità della Betaland Capo d’Orlando. Domenica a mezzogiorno la palla a due della sfida contro la Germani Brescia, altra formazione rivelazione del campionato, dopo che all’andata si è assistito con ogni probabilità allo sbocciare definitivo di una squadra capace di fare qualunque cosa su un campo da basket. Sei giocatori a disposizione, un classe 1999 come Giorgio Galipò impiegato nel bel mezzo della bagarre e capace anche di infilare una tripla pesantissima nell’economia del match. Poi un vibrante supplementare deciso dalla splendida rimessa di Stojanovic per Delas, prima della gioia per quella che era la prima vittoria lontano dal PalaFantozzi.

Da quel sabato sera la musica è un po’ cambiata, soprattutto in casa bresciana. La neopromossa non è più stata la squadra materasso ma ha cambiato marcia all’improvviso, qualificandosi anch’essa per la Final Eight di coppa Italia in cui ha sfiorato anche l’accesso in finale. Gennaro Di Carlo lo sa ed esamina in conferenza stampa gli ostacoli dati da questo match: “Domenica sarà una partita difficile contro un avversario ostico, una squadra che gioca un’ottima pallacanestro. Brescia è una squadra in fiducia che verrà a Capo giocandosi tanto. Ho sentito qualcuno che ha detto che Brescia non ha nulla da perdere, ma non sono d’accordo. Perdendo qui andrebbero sotto nello scontro diretto, quindi verranno qui per ribaltare il risultato. Sarà una partita molto bella tra due squadre che giocano a ritmi alti e si giocherà a viso aperto. Affronteremo una squadra rognosa, ma ci faremo trovare pronti. A Cantù abbiamo vinto, non stravolgendo tutto rispetto alle due sconfitte precedenti, ma facendo bene quello che nelle settimane precedenti c’era riuscito male. Secondo me domenica sarà una bella partita, noi faremo di tutto per vincere. La differenza nella sconfitta contro Trento non è stata il cambio difensivo, che anche altre squadre hanno fatto contro di noi, ma è stata la pressione sulla palla, che ha annebbiato le nostre normali dinamiche di gioco”.

Una situazione dalla quale Di Carlo e l’Orlandina hanno tratto giovamento, come si è visto nella sfida contro Cantù. Soprattutto nella gestione dell’ultimo quarto, con i lombardi in pieno recupero. Da una lombarda all’altra, anche se la situazione di classifica e di forma è ben diversa, così il coach fa capire che con Brescia sarà una gara fondamentale: “Noi chiaramente abbiamo imparato molto da quella partita e siamo riusciti ad essere più aggressivi in determinate situazioni, probabilmente lo farà anche Brescia, ma noi siamo preparati. Questa partita va affrontata come abbiamo affrontato le altre, non credo che a questa partita vada dato un valore speciale, questa settimana abbiamo fatto allenamenti per migliorare la qualità del nostro gioco. Giocare bene per noi equivale ad avere più chances di vittoria, significa affrontare situazioni diverse, leggerle e prendere le contromisure adeguate sfruttando le caratteristiche del roster che abbiamo a disposizione. Rispettando molto Brescia, il suo campionato, il suo potenziale, riteniamo di essere pronti ad affrontarli. Dobbiamo affrontare tutti alla pari, convinti di avere delle qualità e provando a farle valere sugli avversari”.

Al fianco di coach Di Carlo, in sala stampa, c’era anche Nikola Ivanovic. L’unico del roster attuale a non aver vissuto la magica notte bresciana dell’andata, ma che è comunque consapevole della qualità di Brescia, che verrà al PalaFantozzi per giocarsela fino alla fine: “Da quando sono arrivato ho cercato di adattarmi piano piano al sistema di gioco della squadra e al tipo di pallacanestro che si gioca nel campionato italiano. L’Italia è una Lega speciale, non sai mai cosa può succedere in partita. Non ci sono vittorie sicure, né sconfitte sicure. Devi essere sempre concentrato e pronto a giocare tutte le gare perché in ognuna potresti avere delle chances o se ti distrai potresti anche uscire dal campo perdente. Non è stato troppo difficile adattarmi a giocare in Italia, alla fine dei giochi è sempre basket, non è niente di così complicato sei vuoi giocare nella tua vita. Tutti a Capo d’Orlando si sono mostrati subito amichevoli e disponibili con me, sicuramente questo fattore ha agevolato il mio inserimento”.

Un Ivanovic che ammette la facilità con cui è riuscito ad inserirsi nel contesto dell’Orlandina. Sia come elemento attivo e subito importante per le rotazioni di coach Di Carlo, sia nel contesto della piccola ma grande realtà paladina, in cui tutti ti fanno sentire importante fin da quando vi metti piede: “Onestamente sono contento di essere qui, le mie aspettative si sono confermate e ora siamo in settima posizione e pensiamo di poter ancora migliorare un poco. Prima di ogni partita c’è sempre un po’ di pressione, ma ognuno di noi conosce l’importanza di questa sfida con Brescia. Potremmo creare una piccola linea di separazione in classifica vincendo, il coach ce l’ha detto ad inizio settimana e noi tutti ne siamo coscienti. Prima della vittoria di Cantù venivamo da due sconfitte di fila e quando giochi solo una partita a settimana, soffri molto di più dopo una sconfitta. È stato difficile vincere a Cantù, ma anche molto importante perché ci ha ridato fiducia e ci ha rimesso in condizione di poter iniziare una nuova striscia di buone prestazioni”.


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