CATANIA – La norma del Regolamento sul Consigliere comunale aggiunto con la quale si obbliga il cittadino straniero eletto in Consiglio Comunale a sostenere un esame (il sui superamento è determinante per il mantenimento dell’incarico) su Costituzione e Statuto siciliano prima dell’insediamento è gravemente discriminatoria e razzista. Requisiti ed esami di questo tipo non sono assolutamente richiesti agli eletti in nessun’altra carica pubblica. Il fatto che il Comune obblighi a tale esame una persona, solo perché straniera, rappresenta un vergognoso atto discriminatorio indegno per un’Istituzione democratica. Bene hanno fatto alcuni consiglieri a denunciare l’assurda vicenda.
La conoscenza dei principi della Costituzione Italiana dovrebbe essere scontata per tutti coloro che si candidano o occupano una carica pubblica ma se qualcuno al Comune pensa di poter, in maniera incostituzionale e antidemocratica, subordinare l’elezione al superamento di un esame “scolastico” allora pretendiamo che il nuovo Consigliere aggiunto di Catania, Amal Thissera, sia l’ultimo a sostenerlo. Prima lo dovrebbero sostenere e superare tutti gli Assessori, tutti i Consiglieri Comunali e tutti i Consiglieri di municipalità della città di Catania.
La verità, fuori dalle provocazioni, è che sono sempre le elettrici e gli elettori, in democrazia, a determinare, nel rispetto della Legge, chi devono essere le/i loro rappresentanti. La scelta delle elette e degli eletti non si compie dopo la loro elezione tramite esami ma dentro l’urna attraverso la democrazia. Pretendiamo che si modifichi d’urgenza questa norma discriminatoria e che non si svolga nessun esame razzista e umiliante. Nel rispetto di quella stessa Costituzione che dovrebbe essere oggetto di esame.