Per l’esplosione nella fabbrica di Barcellona che nel novembre 2019 causò la morte di cinque persone, inflitta la condanna a 4 anni e sei mesi a Corrado Bagnato, titolare della ditta che eseguiva i lavori.
La confisca
I giudici hanno disposto anche la confisca della società e le provvisionali alle parti civili per l’uomo, difeso dai legali Gabriella Caccamo e Giovanni Pino, che ha scelto il rito abbreviato. Saranno giudicati con rito ordinario il prossimo 23 giugno, invece, Antonino Bagnato e Vito Costa, titolare della fabbrica di fuochi artificiali.
I domiciliari
Tutti e tre finirono ai domiciliari nel gennaio 2021 con le accuse di disastro colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali, violazioni concernenti le norme di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro. Inoltre, mancata valutazione dei rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, mancata informazione, formazione e addestramento dei lavoratori sui rischi cui erano specificamente esposti ovvero la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale.
Le parti civili
Le parti civili sono stati rappresentati dai legali Antoniele Imbesi, Alfio Chirafi, Nino Aloisio, Floramo, Paolo Pino, Cettina Triscari, Pina Rita Bruno, Salvatore Cortese Caravello, Giuseppe Coppolino e Alfio Chirafisi.