ACIREALE – Chiedevano il pizzo ai commercianti e ai negozianti di Acireale. Una tangente per essere lasciati in pace e non avere “conseguenze”. Il ricatto dell’estorsione tipica delle organizzazioni criminali, come quella sgominata dalla polizia di Acireale che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone ritenute appartenti alla cellula mafiosa locale, legata a stretto giro alla famiglia Santapaola Ercolano.
Le manette sono scattate per Carmelo Messina, 56 anni, Salvatore Indeglicato, 43 anni, Camillo Brancato, 37 anni e Rosario Panebianco, 45 anni. Tutti sono indagati per associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata alle estorsioni ed al riciclaggio. Gli arresti di oggi sono il risultato di un’articolata inchiesta coordinata dalla Dda di Catania tra il 2010 e il 2011. Intercettazioni telefoniche e ambientali sono state da supporto alle attività condotte dalla Sezione Investigativa del Commissariato di Acireale che ha portato alla luce gli affari illeciti del gruppo criminale.
Le attività estorsive e di riciclaggio dei quattro non si concentravano solo ad Acireale, ma si sarebbero diffuse anche nei comuni limitrofi della fascia ionica. Le vittime erano soprattutto professionisti del settore commerciale.