CATANIA. Militari del soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi nei primi giorni del 2017 hanno eseguito 18 interventi di soccorso a favore di persone che hanno raggiunto i comprensori sciistici dell’Etna. Tra le persone recuperate sciatori che per cadute accidentali hanno subito fratture che poi sono stati condotti in ospedale. Le forti nevicate e le condizioni metereologiche da “bollino nero” il 6 e 7 gennaio hanno portato le Fiamme gialle del Sagf a soccorre persone che, incuriosite dal particolare fenomeno atmosferico, viaggiando con autovetture prive di catene o di pneumatici adeguati ad affrontare la neve e il ghiaccio, sono poi rimaste bloccate sull’Etna. A rendere complicate le operazioni dei militari anche una una bufera con raffiche di vento a più di cento chilometri orari. Durante i servizi militari della guardia di finanza, con il supporto di altre forze di polizia e di volontari, hanno ricercato e soccorso alcuni turisti che nell’intento di scendere a valle con la loro autovettura erano rimasti bloccati sulle strade sommitali. Un’operazione di recupero, in collaborazione con agenti del Soccorso Montano del Corpo Forestale della Regione Siciliana, è stato eseguito sui Nebrodi, in contrada Mazzaporro di Cesarò, dove un allevatore era bloccato da quattro giorni in un casolare per la neve caduta. La Guardia di Finanza di Catania, “tenuto conto che le condizioni meteorologiche in quota sono molto variabili e imprevedibili”, consiglia chi vuole raggiungere con l’auto l’Etna di “mettersi in viaggio solo dopo essersi informati sulle condizioni meteo e sul regolare flusso sulle strade di montagna della viabilità, con pneumatici invernali o avendo le catene a bordo”.
"Mettersi in viaggio con pneumatici invernali o avendo le catene a bordo".
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