Etna, cartolina da Piano Provenzana |Disservizi e rifiuti sulle colate - Live Sicilia

Etna, cartolina da Piano Provenzana |Disservizi e rifiuti sulle colate

Cassonetti stracolmi e rifiuti sparsi a Piano Provenzana

L'eruzione ha moltiplicato i visitatori nella stazione sciistica, ma quello che si presenta ai turisti è un paesaggio deturpato. ll sindaco di Linguaglossa: “Abbiamo già chiesto ad Ecolandia di provvedere con un'azione supplementare"

I cassonetti stracolmi alla stazione sciistica

CATANIA – E dire che il suggerimento di Wikipedia lascia davvero senza fiato: “Paesaggio alpino con l’aggiunta della visione del mar Ionio”. Tutto vero. Questo è Piano Provenzana, la stazione sciistica ed escursionista ubicata nel territorio del Comune di Linguaglossa, sul versante nord etneo a 1800m slm. Peccato però che quello stesso quadro si presenta agli occhi dei turisti come deturpato. È infatti la presenza diffusa della spazzatura, anche sulle vecchie colate, a spezzare ogni poesia. Si va dalle cartacce, alle lattine, fino a pannolini usati. I cassonetti, persino della differenziata, ci sono, ma saturi.

L'esterno dei bagni

L’esterno della baita in legno predisposta a toilette gratuita, poi, non esprime affatto sentimenti di pulizia. I rifiuti sono incastonati con l’arredo. Dell’acqua corrente nei rubinetti, inoltre, neanche una goccia.

I rifiuti tra la le pietre di lava

Insomma, non si tratta sicuramente di un bel vedere. Soprattutto in un momento dell’anno in cui, causa la spettacolare attività dell’Etna, il Piano è meta incessante di turisti italiani e non. “Da marzo in poi, il flusso non si è fermato: tedeschi, americani e soprattutto francesi”, riferisce un venditore di souvenir. Risultati confortanti se si pensa che nel 2002, quella stessa area, era stata distrutta dalla lava. Una vera e propria ripartenza che in quell’immondizia diffusa trova, tuttavia, un’incongruenza che fa a pugni con la proclamazione Unesco, avvenuta nel 2013, dell’Etna a patrimonio dell’umanità.

I rifiuti tra le vecchie colate

Il sindaco di Linguaglossa Rosa Maria Vecchio: “Sì, ci sono delle criticità. Come Comune – riferisce a LiveSicilia – stiamo monitorando l’area e abbiamo già chiesto all’Ecolandia, la ditta che si occupa della raccolta, di provvedere con un’azione supplementare. Loro – aggiunge – ci hanno già assicurato un pronto intervento”.

Situazione drammaticamente peggiore, invece, sul versante opposto del Vulcano. In pieno Parco dell’Etna, le Vigne di Adrano verserebbero in uno “stato di degrado e abbandono”. La denuncia arriva dall’Associazione Culturale Symmachia che ha diffuso sul proprio sito web le immagini sullo stato di salute dell’area. Un reportage tutt’altro che rassicurante: copertoni, mobili e sanitari, vecchi infissi, materassi. “Valuteremo – fanno sapere dall’associazione – la possibilità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica, così come abbiamo fatto in passato. È vero – spiegano gli attivisti di Symmachia – che l’inciviltà di tante persone non ha confini, ma è altrettanto vero che bisogna porre una maggiore attenzione, intensificando la raccolta dei rifiuti presso i cassonetti e soprattutto azioni di controllo mirate a scongiurare la creazione di micro discariche abusive, in pieno Parco dell’Etna”.

L’auspicio dell’associazione adranita è “di non assistere ad uno scarica barile sulle competenze per intervenire. L’Amministrazione comunale farebbe bene a sostituirsi alla Provincia di Catania, così come avvenuto in tantissime analoghe occasioni in altri Comuni, come, ad esempio, a Biancavilla quando noi – raccontano – abbiamo chiesto la bonifica di contrada Torrette”.


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