NICOLOSI – I Carabinieri della Stazione di Nicolosi hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Catania tre persone ritenute responsabili in concorso, con l’aggravante della continuazione, del delitto di ricettazione. Le investigazioni a carico dei tre, compendiate da relative denunce, erano iniziate alla fine del mese di aprile 2014, nell’ambito di servizi mirati a reprimere il fenomeno dei furti a bordo di autovetture in uso a turisti, prevalentemente stranieri, che si recavano sulla strada Provinciale 92 ed al piazzale del Rifugio Sapienza a Nicolosi ove lasciavano in sosta le loro autovetture per far visita ai crateri o ai siti di interesse naturalistico ivi esistenti, ed al rientro avevano la sgradita sorpresa di constatare che i veicoli di loro proprietà o noleggiate presentavano effrazioni delle portiere o vetri rotti attraverso i quali ignoti malfattori asportavano borsoni, portafogli, danaro, materiale informatico (computer), telefonini, indumenti, ovvero tutto ciò che avesse valore di mercato da cui trarne immediato profitto .
L’attività d’indagine avviata dai militari di Nicolosi ha permesso di riscontrare tra la fine del mese di aprile ed il mese di maggio, nei territori montani di Nicolosi e Zafferana Etnea, numerosi furti a bordo di autovetture, verificatisi con il medesimo modus operandi. Sin dai primi elementi, nonché da informazioni confidenziali assunte da alcuni operatori economici nelle zone prese di mira dai ladri le indagini avevano consentito di concentrare l’attenzione su tre soggetti di età compresa tra 25-30 anni e di individuare le autovetture a bordo delle quali viaggiavano, i quali erano stati visti transitare, con andatura lenta e sospetta, nei giorni in cui erano avvenuti i fatti delittuosi proprio nel tratto di territorio sopra indicato.
Gli accertamenti incrociati hanno consentito di individuare i rei controllati più volte insieme. Inoltre l’intensificazione dei controlli ha consentito di sorprendere i tre a bordo di un’ autovettura con due dosi di marijuana, del peso complessivo di 2,5 grammi, e materiale di presunta provenienza furtiva costituita da una macchina fotografica con immagini registrate di tutt’altre persone, accessori di vario genere ed un cacciavite a punta piatta, modificato come attrezzo atto allo scasso. Attraverso immediati accertamenti i militari hanno avuto cognizione che parte degli oggetti rinvenuti nell’auto dei malviventi erano oggetto di furto denunciato presso un comando arma limitrofo da un turista di nazionalità tedesca il quale riconosceva il materiale si sua proprietà.
Nel corso della stessa serata sono state effettuate delle perquisizioni nelle abitazione degli indagati e nei luoghi di immediata disponibilità dei medesimi e veniva rinvenuto materiale elettrico (computer, occhiali da sole, apparati gps ed altri oggetti ) compatibile a quello sottratto a cittadini stranieri il cui sequestro si rendeva necessario al fine di risalire alla proprietà. Oltre alla denuncia in stato di libertà gli indagati sono stati anche segnalati alla Prefettura.