L’Etna torna a sbuffare. Il 2021 è l’anno del vulcano siciliano, che non smette di “fumare” o “incendiare i cieli siciliani”. Una nota dell’Ingv comunica la nuova emissione di cenere.
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle ore 11:50 si osserva una emissione discontinua di cenere dal Cratere di Nord Est. La nube vulcanica prodotta raggiunge un’altezza di circa 6000 m sul livello del mare e, in base al modello previsionale, si disperde in direzione Nord Est”, si legge.
“L’andamento temporale dell’ampiezza media del tremore vulcanico non mostra variazioni significative e i valori si mantengono bassi. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è ubicato in corrispondenza del cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2900 m sul livello del mare. L’attività infrasonica si mantiene su livelli bassi con eventi localizzati in corrispondenza della Bocca Nuova. I dati della rete GNSS ad alta frequenza non mostrano variazioni significative”, così conclude il comunicato.