Europee, confronto in segreteria: nel Pd siciliano è 'tregua armata'

Europee, confronto in segreteria: nel Pd siciliano è ‘tregua armata’

Occhio a Pietro Bartolo e a una figura 'emergente'
L'ANALISI DEL VOTO
di
2 min di lettura

PALERMO- Qualcuno scherza, giocando sui significati: “Il fatto che la segreteria regionale si svolga da ‘remoto’ offre il senso della lontananza che c’è. Anche se poi le differenze, faccia a faccia, non emergono con chiarezza, perché si preferisce agire nell’ombra”.

Tuttavia, la segreteria regionale del Pd siciliano allargata – ad alcuni deputati nazionali, più i deputati regionali – si è risolta in una tregua politica, sia pure ‘armata’. Era l’auspicio minimo del segretario Anthony Barbagallo: “Ci aspettano le sfide importanti di Gela e Caltanissetta: il 23 giugno può cambiare il vento anche in Sicilia”. Se ne riparlerà, in direzione, dopo i ballottaggi. Per ora non è il caso di farsi del male con le polemiche.

L’analisi del voto

La riunione virtuale ha avuto inizio con una analisi del voto. Barbagallo si è mantenuto sulla linea dell’intervista a LiveSicilia.it: “Guadagniamo due punti in più rispetto alle regionali e rispetto alle politiche del 2022. Siamo l’unica forza di opposizione parlamentare siciliana che cresce”. 

Ma le critiche reciproche non sono mancate, confermando la polarizzazione dei democratici siciliani: da una parte la segreteria regionale, dall’altro la deputazione dell’Ars.

Critiche incrociate

E così, in zona segreteria, qualcuno ha sottolineato – secondo quanto trapela – “lo scarso impegno” del gruppo parlamentare nei confronti della candidatura europea di Elly Schlein, perché la segretaria ha ottenuto un voto disomogeneo”. C’è chi ha ripreso il post facebook del senatore Antonio Nicita, con il suo j’accuse.

“La mia candidatura – aveva scritto Nicita su Facebook – ha incontrato crescente entusiasmo e sostegno nonostante le resistenze e le chiusure, in Sicilia, della vecchissima politica di un pezzo della deputazione regionale nonché di logiche asfittiche di contrapposizione e bande, prive di respiro e di innovazione”.

Altri, dalla sponda opposta, hanno rimproverato al segretario Barbagallo quei dieci punti in meno rispetto al risultato del Partito Democratico. Ma i toni sono stati, tutto sommato, morbidi e concilianti.

Esperti ed ‘emergenti’

C’è poi chi invita a tenere d’occhio due figure. Una è quella di un europarlamentare esperto e non rieletto (ma c’è da attendere la proclamazione) come Pietro Bartolo. A taccuino chiuso, lo descrivono “arrabbiato con il partito e attivissimo”. Tanto attivo – parrebbe – da fare un pensierino alla carica di segretario regionale.

L’altra è quella di Lidia Tilotta, palermitana, candidata, con un ottimo bilancio di preferenze. Una ‘emergente’ non nell’impegno politico, ma per la recente discesa in campo. Tornerà a fare la giornalista Rai e basta? C’è chi vorrebbe coinvolgerla in progetti futuribili a medio termine. Intanto, ci sono i ballottaggi. Poi si vedrà la tenuta di una tregua.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI