PALERMO – “Salvatore Baiardo ha sbandierato sui suoi social che sarà candidato nel collegio Sicilia-Sardegna alle europee con la Democrazia cristiana libertas, partito che fa riferimento a Lorenzo Cesa. Quando ho visto la sua uscita non ci potevo credere, per questo spero arrivi presto la smentita ufficiale della sua possibile candidatura lesiva della legalità e dei principi ispiratori della stessa Unione europea. Ricordo che Baiardo, è stato vicino ai boss Graviano e la storia lo ricorderà come un uomo dai contorni molto oscuri”.
Lo dice il deputato regionale siciliano Ismaele La Vardera (Sud chiama Nord) vicepresidente vicario della Commissione antimafia all’Ars. “Lancio un appello a Lorenzo Cesa, chiedendo se è conoscenza di questa storia e, se si tratta soltanto di una volontà di Baiardo, che lo diffidi dall’utilizzo sui social del partito di cui lui è segretario”, conclude La Vardera.
La replica di Cesa
A stretto giro di posta arriva la replica di Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc: “Premesso che non conosco né il signor Baiardo né questa fantomatica fantomatica Democrazia cristiana, mi stupisce però che un vice presidente di Commissione antimafia dell’Assemblea regionale siciliana non sappia distinguere il simbolo dell’Udc, di cui sono segretario, da altri partiti o movimenti. Ho dato mandato ai miei legali di tutelare me e l’Udc da appropriazioni indebite del simbolo dello scudocrociato e da calunniose insinuazioni diffuse a mezzo stampa”.