"Evitare la soppressione del Tar" |Da Roma all'Ars è levata di scudi - Live Sicilia

“Evitare la soppressione del Tar” |Da Roma all’Ars è levata di scudi

Sono tanti a chiedere al presidente Renzi di tornare sui propri passi. Secondo il deputato regionale D'Asero (nella foto) sarebbe una "follia".

gli esponenti politici siciliani
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CATANIA – Si mobilita la politica per evitare la paventata soppressione del Tar etneo. a cominicare dal deputato del Pd, Giuseppe Berretta, che ha portato le proteste dei catanesi a Roma. “Nelle ultime ore ho avuto modo di sottoporre al Ministro per le Riforme costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, e al Ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, le pesanti problematiche connesse alla soppressione del TAR di Catania dal primo ottobre prossimo – afferma. Ho chiesto alle due esponenti del Governo rassicurazioni sul mantenimento della Sezione distaccata di Catania, ottenendo attenzione e ascolto che fanno ben sperare. Il taglio delle sedi distaccate – prosegue – voluto per esigenze di riduzione della spesa pubblica, deve tener conto delle necessità dei territori e per questo credo che la prevista soppressione del TAR etneo sia un grave errore”.

Anche Giarrusso, senatore del Movimento 5 Stelle, interviene: “Il TAR Catania ad esempio è il terzo TAR d’Italia sia per bacino d’utenza, che per carico di lavoro e la sua soppressione è un atto folle e demenziale – scrive in un comunicato. Nessun risparmio si avrà da questa soppressione, ma anzi ci saranno aggravi di costi per i trasferimenti e per la predisposizone di nuove strutture e di tutto quello che dovrebbe servire per farle funzionare. Saranno invece i cittadini, milioni di cittadini, a vedere aggravati i costi per l’accesso a questo tribunale, che rimanendo così le cose rimarrà loro definitivamente precluso. La Giustizia amministrativa finirà nel caos – conclude – di un accorpamento con movimentazioni di migliaia di fascicoli ed atti ed allungamento dei tempi delle sentenze.

Da Palazzo Madama interviene anche Antonio Scavone che, insieme al collega Giuseppe Compagnone, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Anche l’Assemblea sicilina ha preso una netta posizione contro la possibilità di soppressione degli ufficvi del Tar. “L’Ars dice no alla soppressione del Tar di Catania decisa da Renzi – dichiara Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. L’Assemblea regionale ha infatti approvato la mozione presentata dal gruppo Forza Italia con la quale si obbliga il governo Regionale ad ottenere da Palazzo Chigi l’annullamento del provvedimento che prevede la chiusura delle sedi distaccate dei tribunali amministrativi. Chiudere il Tar etneo significherebbe intasare quello palermitano. Una grave danno per i cittadini che vedrebbero allungarsi inevitabilmente i tempi di giudizio. Renzi rinsavisca e torni su suoi passi”.

Dall’Ars arriva il commento anche del deputato democratico, Anthony Barbagallo: “La decisione del Governo nazionale di chiudere la sede catanese del Tribunale amministrativo regionale è assolutamente inaccettabile – dice – penalizzerebbe la Sicilia, senza peraltro portare ad una sensibile diminuzione della spesa pubblica e contribuendo solo ad allungare i tempi della giustizia amministrativa”. E quello del capogruppo del Nuovo Centrodestra, Nino D’Asero secondo cui “chiudere sarebbe una vera follia”.

 

 

 

 


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