CATANIA – Occupare per riqualificare e restituire alla pubblica fruizione. Questo l’intento dei rappresentanti del collettivo Aleph, protagonisti di una nuova azione dimostrativa. Dopo l’ex collegio dei Gesuiti di via Crociferi e dopo l’edificio di via Gallo, a pochi metri da Villa Cerami, centralissima sede della Facoltà di Giurisprudenza, i membri del collettivo hanno occupato l’edificio di via Villa Glori, nel quartiere di Picanello, che ospitava la scuola Capponi, da tempo vandalizzata e in tale stato di abbandono da aver attirato anche l’attenzione della commissione consiliare permanente ai Lavori pubblici, presieduta dal consigliere Niccolò Notarbartolo. “Il nostro bisogno di spazi sociali, il nostro desiderio di dar forma ai nostri immaginari ci spingono, ancora una volta, a rimboccarci le maniche e metterci a lavoro – scrivono gli attivisti. Abbiamo occupato i locali della vecchia scuola Capponi a Picanello – proseguono: l’immobile, di proprietà del Comune, è ormai chiuso da molto tempo e lasciato all’abbandono, vissuto solo da chi ha derubato tutto il materiale (comprese porte e infissi) a disposizione o dai ragazzini che passano lì dentro i loro pomeriggi, tra un cumulo di macerie e un altro”.
Di fronte a questo destino, dunque, il collettivo Aleph, ha stabilito di occupare e di dare vita a un vero e proprio centro sociale. “Per questo – evidenziano – abbiamo deciso di farne il Centro Sociale Occupato “Contrasto”, come quello che viviamo giorno dopo giorno quando non accettiamo che le logiche del profitto siano alla base della nostra esistenza”. Vogliono dare vita a uno “strumento per esprimere il dissenso ma anche un laboratorio politico e sociale che ci vede tutte e tutti parte di un progetto comune, ognuno con le sue specificità. Abbiamo intenzione di rimanere per tanto, tanto tempo – concludono – e, non appena possibile, le attività che intendiamo fare partire sono il doposcuola gratuito, la palestra popolare e la biblioteca”.
Un’iniziativa, quella del Collettivo, commentata dal consigliere della seconda circoscrizione, Marco Di Blasi che, insieme alla collega Adriana Patella, ha effettuato un sopralluogo proprio nei pressi dell’edificio scolastico, per il quale da tempo chiede misure all’amministrazione centrale, per verificare la situazione. “Non posso non ammettere che l’iniziativa di questa decina di ragazzi sia lodevole, come la stessa idea di prendersi cura di qualcosa che è abbandonato – afferma Di Blasi. Eppure, ritengo che non siano azioni che rientrino nelle competenze dei gruppi, più o meno organizzati, di giovani volenterosi, quanto piuttosto dell’amministrazione comunale, che speriamo percepisca il segnale e si adoperi per sistemare questa struttura”.