Nuovo affondo sulla vicenda degli ex Pip, gli oltre 3000 precari del bacino “Emergenza Palermo”. Oggi l’affondo arriva direttamente da Confindustria Palermo, per voce del presidente Alessandro Albanese, che davanti alla platea di studenti al Festival della Legalità di Villa Filippina ha posto al suo giovane pubblico una domanda: “Quando riusciremo ad evitare l’intermediazione della politica? Ci sono più di 3000 precari cosiddetti ex Pip – ha detto Albanese – che sono stati trasferiti dal Comune alla Regione. E anche una sola persona che percepisce lo stipendio, pur non lavorando, viene privata della propria dignità”.
Albanese ha poi contestualizzato il suo affondo su Livesicilia: “Qua nessuno può attribuire responsabilità al governo centrale, al contrario si tratta di una norma votata dai nostri deputati all’Ars che trasferisce questi precari, già gestiti da un ente e che lavoravano negli uffici pubblici – ha detto Albanese – a una nuova società, nel caso specifico una onlus. Insomma, il dato di fatto è che dopo quattro mesi questa gente non ha ancora ripreso a lavorare. In questo modo, si toglie innanzitutto dignità al loro lavoro. Li paghiamo a vuoto, insomma, e togliamo a quegli enti che fino a ieri usufruivano dei servizi dei Pip il contributo di questi lavoratori. L’amministrazione crea così un precedente gravissimo, perché si rischia che passi il messaggio che pur non lavorando, a fine mese arriva comunque lo stipendio a casa. Per questo noi, come Confindustria Palermo – ha concluso Albanese – chiediamo che questi lavoratori vengano reinseriti al più presto nel mercato del lavoro, per salvare la loro dignità lavorativa e per evitare che passi un messaggio sbagliato, che potrebbe ripercuotersi soprattutto nei meccanismi aziendali dei privati”.