Ex Province, ok al riparto fondi| Il Csa-Cisal: "Ora chiudere i bilanci" - Live Sicilia

Ex Province, ok al riparto fondi| Il Csa-Cisal: “Ora chiudere i bilanci”

A Catania 11 milioni, un milione a Siracusa (nella foto). L'assessore Grasso: "Nessun regalo alla Sicilia".

PALERMO – È arrivato il via libera della conferenza Regione Siciliana-Autonomie Locali al riparto delle somme che consentirà alle ex Province dell’Isola di chiudere i bilanci del 2019. In particolare la Città metropolitana di Catania riceverà 11 milioni, quella di Messina 10, tre milioni per il Libero Consorzio di Enna, 1,4 per quello di Ragusa e un milione per quello di Siracusa.

La Conferenza Regione-Autonomie locali – riunitasi con la presidenza dell’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso, su delega del governatore Nello Musumeci e alla presenza dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla – ha dato oggi parere positivo alla distribuzione delle somme per il 2019 tra gli enti di area vasta dell’Isola.

Le risorse – che rientrano nell’Accordo integrativo firmato nel maggio scorso tra Regione e Stato – rappresentano la seconda tranche dei cento milioni di euro (gli altri 72 sono stati erogati ad agosto), e sono state ripartite in seguito all’approvazione dei consuntivi degli enti di area vasta, nonché all’aggiornamento della condizione finanziaria dei predetti enti. Le somme sono, quindi, state attribuite alle ex Province che, nonostante la precedente assegnazione, versano ancora in condizioni di disequilibrio: Città metropolitane di Catania e Messina e Liberi consorzi comunali di Enna, Ragusa e Siracusa.

Bernadette Grasso

«Con questa ulteriore erogazione di risorse – evidenzia l’assessore Grasso – consentiamo finalmente alla maggior parte delle ex Province che si trovavano in condizioni di disavanzo di chiudere i bilanci, riprendere gli investimenti e di poter guardare al futuro con maggiore serenità. I finanziamenti assegnati nell’ambito dell’Accordo non sono un ‘regalo’ fatto alla Sicilia, ma provengono dal Fondo di sviluppo e coesione ed erano già destinati alla nostra regione. Il Governo Musumeci continua a manifestare concretamente la sua vicinanza agli enti locali. Il nostro impegno proseguirà nella trattativa con il Governo nazionale per ciò che concerne la restante parte dell’intesa, ma anche per chiudere finalmente la questione del prelievo forzoso con lo Stato, richiedendo la giusta perequazione per gli enti siciliani, fino ad adesso fortemente penalizzati».

“Un risultato a cui abbiamo lavorato incessantemente – dicono Giuseppe Badagliacca e Santino Paladino, di Csa-Cisal – sia sul fronte regionale che su quello nazionale, anche scendendo in piazza a difesa dei servizi erogati ai cittadini e dei lavoratori. Adesso bisogna passare alla stabilizzazione dei precari e all’individuazione di risorse, sia in Sicilia che a Roma, che assicurino la continuità dei servizi anche in futuro. In particolare e’ necessario intervenire per garantire più soldi al Libero Consorzio di Siracusa: il milione stanziato non consentirà infatti di pagare gli stipendi già da ottobre. Per questo chiediamo un incontro immediato con gli assessori Armao e Grasso: la Regione deve garantire il pagamento dei salari, mentre lo Stato deve adoperarsi per il riequilibrio dei conti dell’ente”.

Infine, durante la Conferenza, si è posto l’accento sulla specifica situazione del Libero consorzio comunale di Siracusa, in default, a cui saranno destinati quattro milioni di euro nell’ambito della prossima tranche dei trasferimenti dell’Accordo sottoscritto con lo Stato a dicembre 2018.

(ANSA e DIRE)

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