PALERMO – Il loro rapporto di due anni si era interrotto da un paio di mesi ma lui continuava a perseguitarla con pedinamenti, chiamate e scenate pubbliche. Alla fine si è reso necessario l’intervento della polizia che ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere per un trentenne palermitano, responsabile del reato di stalking nei confronti dell’ex compagna.
Ad eseguire il provvedimento, disposto dal Gip del Tribunale di Palermo, dr. Agostino Gristina, su richiesta del pm d.ssa Dessì, i poliziotti della sezione “reati sessuali e minori” della Squadra Mobile di Palermo. L’uomo, che non si è rassegnato alla chiusura del rapporto voluto dalla ex compagna, ha scelto la via della violenza psicologica e, in qualche occasione, anche fisica.
Anche se non tutti gli episodi, è stato accertato, siano riconducibili alla responsabilità dell’uomo, alla donna, nel giro di pochi mesi, è accaduto di tutto: vittima di pedinamenti ed appostamenti, del furto delle ruote della sua vettura, e di un piccolo incendio divampato dolosamente nella casa di villeggiatura, ancor più grave l’inserimento del suo numero di telefono, come riferimento per inserzioni pubblicitarie in siti erotici a pagamento.
Ciò è bastato a compromettere la serenità della donna ormai scossa psicologicamente, costretta a variare le abitudini di vita e, persino, seguita a vista e piantonata nel suo domicilio dai familiari, a loro volta spaventati per l’incolumità della parente. All’uomo, che già in passato era stato ammonito dal Questore per un analogo caso nei confronti di una precedente compagna, qualche settimana fa era stato posto il divieto d’avvicinarsi alla donna. A distanza di qualche giorno però l’ultimo inquietante episodio: è bastato che l’ex compagno notasse la donna parlare sotto caso con un ragazzo perchè tornassero le minacce.