PALERMO – E’ durato oltre sei ore l’esame della ragazza – nota col suo nickname: Naomi – costretta ad avere rapporti sessuali a pagamento dal fidanzato trentenne, Dario Nicolicchia, in carcere con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile. La ragazza, che all’inizio della vicenda aveva sedici anni, è stata sentita dal gip Lorenzo Matassa nel corso di un incidente probatorio chiesto dalla difesa dell’indagato. La giovane ha ribadito in aula tutte le accuse nei confronti dell’ex, raccontando con dovizia di particolari la storia. Nicolicchia, anche grazie a una pagina Facebook, reclutava i clienti, avvocati, commercianti imprenditori e anche poliziotti, tutti ora indagati. Tutte le volte in cui la ragazza manifestava l’intenzione di smettere, l’uomo riusciva convincerla a continuare l’attività, attraverso pressioni psicologiche, facendole credere di avere problemi economici e promettendole anche un viaggio all’estero. Nel frattempo, continuava a prendere appuntamenti con persone disposte a pagare diverse centinaia di euro per gli incontri, che spesso si consumavano anche all’interno degli studi professionali di alcuni clienti. L’incidente probatorio proseguirà il 9 novembre. (ANSA)
La ragazza, che all'inizio della vicenda aveva sedici anni, è stata sentita dal gip.
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