CATANIA – “Tony Gentile è il fotografo più famoso ma paradossalmente sconosciuto per quanti in Italia hanno visto una sua fotografia tanto eccezionale da essersi trasformata in un’icona della storia italiana contemporanea”. Quale? “La conosciamo tutti: è stata pubblicata mille volte in tanti giornali e libri, la si trova sui frontoni dei palazzi di giustizia, nei circoli antimafia, nelle manifestazioni politiche, nei libri di storia contemporanea. Sto parlando della foto straordinaria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che parlano fitto in confidenza. Morti ammazzati dalla mafia entrambi”. È Ferdinando Scianna, un gigante della fotografia made in Sicilia, a commentare lo scatto che forse più di altri ha fissato la voglia di libertà dei “nostri” due eroi borghesi.
Due amanti della vita. Lo si vede benissimo. Gli occhi non mentono. E non soltanto in quello scatto che ha fatto il giro del mondo, ma in tutte le altre immagini rimaste impresse in quel rullino che ormai sa di reliquia civile. Sicilia 1992. Luce e Memoria (Silvana editoriale) è un libro fotografico che va oltre la testimonianza. È un album di famiglia che, come tale, è destinato a spiegarci da veniamo, dove andiamo e a chi dobbiamo dire grazie. Tony Gentile va sicuramente ringraziato. Come? Facendo conoscere sia il suo nome che la sua opera.
Una produzione che non si ferma soltanto ai due giudici palermitani. Ma che da Palermo parte e ci consegna dei ritratti che dicono di una Sicilia che briga, soffre e ama. “Non sono un ritrattista, almeno di quelli del filone del ritratto classico in cui ti trovi a tu per tu con un soggetto e cerchi di studiarlo per provare a tirare fuori da lui la sua anima, ammesso che con una fotografia si possa realmente fare”, spiega Tony Gentile.
“Con il tempo mi sono accorto – spiega – che amo cogliere lo sguardo dei miei soggetti. Non tutti i fotografi lo amano, alcuni non vogliono mai incrociare gli occhi dei loro personaggi, cercano sempre di fotografarli nella piena spontaneità senza farsi notare, come se in quel momento e in quel luogo non esistesse il fotografo. Io non so spiegarmi il perché ma amo tantissimo il momento in cui i soggetti mi guardano, forse perché in quelle foto, attraverso i loro occhi, ci sono anche io. Forse perché quegli sguardi che si accorgono e scrutano la mia macchina fotografica sono rivolti a me”.
Tony Gentile, mercoledì 19 ottobre, sarà alle ore 18.30 ospite del Flow Caffè fotografico, in via Museo Biscari 19 a Catania.