SIRACUSA – Dopo aver disposto controlli all’Ispettorato repressione frodi e all’Agenzia delle dogane, il ministero dell’Agricoltura ha accertato che in Italia non è mai arrivato pomodorino dal Camerun. La polemica, dunque, scoppiata nei giorni scorsi riguardo a presunto pomodorino camerunense in vendita proprio a Pachino, dove gli agricoltori sono in crisi per l’arrivo in Italia di prodotti concorrenziali stranieri, partirebbe da una notizia senza fondamento.
È lo stesso ministro Maurizio Martina a riferirlo ai parlamentari del territorio, tra i quali la componente della commissione Agricoltura a Bruxelles Michela Giuffrida. “Gli agricoltori di Pachino hanno bisogno di sostegno, non di false informazioni come quella della presunta invasione di pomodori dal Camerun alimentata da alcune forze politiche”, attacca la parlamentare catanese. E spiega: “Dai controlli straordinari disposti dal ministro Martina è emerso che dal Camerun non è stato importato nemmeno un pomodoro”. I problemi restano comunque: “I problemi sono altri – precisa Giuffrida – a partire dalla necessità di dare più valore a chi produce e che oggi si trova in difficoltà. Per questo è importante cogliere la disponibilità della Grande distribuzione, sollecitata dal ministero delle Politiche agricole, di dedicare una promozione ai pomodori della nostra terra”.
Poi l’affondo della parlamentare dem: “Per proteggere il reddito di chi vive di agricoltura bisogna continuare con azioni serie. Non basta la propaganda urlata di questi giorni. C’è differenza tra chi lavora seriamente, a Roma come a Bruxelles, e chi lancia allarmi basati su niente. E questo gli agricoltori per primi lo sanno bene”. Tra l’altro il ministero aveva disposto verifiche anche nei punti vendita di Pachino: a quanto pare all’origine di tutto ci sarebbe un mero errore del rivenditore che avrebbe scambiato le etichette e così sul pomodorino era finita la scritta ‘Camerun’.
Sembra una barzelletta, visto lo scatenarsi di dichiarazioni politiche e di interrogazioni parlamentari, ma di serio rimane la crisi vera degli agricoltori locali. Il ministro stesso aveva sostenuto che “il problema per la nostra agricoltura è la mancata valorizzazione del prodotto. Problemi di concorrenza e rapporti di forza con la grande distribuzione”. Solo ieri ha rassicurato il sindaco di Pachino Roberto Bruno anche su azioni di contrasto alla crisi e di tutela del reddito degli agricoltori della zona.