Falsificavano diplomi di maturità|Il pm chiede oltre un secolo di carcere - Live Sicilia

Falsificavano diplomi di maturità|Il pm chiede oltre un secolo di carcere

Diplomi per tutti, anche per quelli che sono stati bocciati agli esami di maturità e non lo hanno mai saputo. Per i dodici
componenti dell’organizzazione che “distribuiva” titoli di studio falsi il pm Amelia Luise ha chiesto oltre un secolo di carcere. L’indagine è partita dopo la scoperta, fatta dagli investigatori, che alcuni giovani avevano un diploma nonostante, dai documenti conservati al Centro servizi amministrativi di Palermo (ex Provveditorato agli Studi), risultavano bocciati agli esami di Stato. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Giudici e dai sostituti Amelia Luise e Marco Bottino, hanno riguardato gli anni scolastici dal 2000 al 2004 e gli imputati sono in gran parte presidi di istituti scolastici privati. Il pm ha chiesto 13 anni per Alberto Stefano Volo, ritenuto il fondatore dell’associazione. Prima di passare a lavorare all’Itc Oriani, Volo era stato preside all’Itc Colombo e, quando questo istituto venne chiuso dal Provveditorato, rubò 143 diplomi in bianco che furono poi utilizzato per darli agli studenti. Amelia Luise ha poi invocato 9 anni 6 mesi per Aurelia Veneziano Broccia (moglie di Alberto Stefano Volo), 10 anni per Maurizio Volo (figlio di Alberto Stefano), 9 anni e 6 mesi per Roberto Massaro e Antonina Fragale, 11 anni per Antonio Scalici, 9 anni e 6 mesi per Carlo Scalici (figlio di Antonio), 9 anni per Giuseppe Traina, 6 anni e 6 mesi per Rosaria Petronio,  8 anni per Antonio Caputo, 11 anni per Nicolò Malfattore. Secondo l’accusa, i componenti dell’ organizzazione avevano costituito una vera e propria associazione per delinquere che contando sulla possibilità di gestire alcuni
istituti scolastici legalmente riconosciuti e in seguito divenuti parificati, assicuravano l’acquisizione di un diploma a chiunque. Per gli inquirenti, nella maggioranza dei casi, i falsi diplomati erano all’oscuro dei sistemi illegali per fargli conseguire il titolo di studio e alcuni di loro si sono costituiti parte civile. Il processo è stato rinviato al 15 dicembre per la discussione di parti civili e difensori.


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