Falso in bilancio, è pasticcio | Mazzamuto nell'occhio del ciclone - Live Sicilia

Falso in bilancio, è pasticcio | Mazzamuto nell’occhio del ciclone

Pasticcio governativo sul falso in bilancio. Ok del governo a un emendamento del Pdl. Nell'occhio del ciclone, il sottosegretario siciliano Salvatore Mazzamuto (nella foto) che si giustifica: "Non ne sapevo nulla". Di Pietro attacca: "Scalda la sedia".

“Non ne capisco nulla”. Salvatore Mazzamuto (nella foto), sottosegretario alla Giustizia, si è sfogato con il Corriere della Sera: si sarebbe trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Al centro della questione, l’ok del governo a un emendamento sul falso in bilancio, proposto dal Pdl, in commissione giustizia alla Camera. Un parere positivo che il ministro Paola Severino, però, non aveva autorizzato. Ed è bagarre politica, con tanto di riverbero funesto sull’esecutivo Monti, in un momento di difficoltà.

L’emendamento presentato dall’esponente del partito di Alfano Manlio Contento “produrrà come unica modifica – si legge nel Corriere – un modesto aumento della pena da due a tre anni, mentre per il resto la legge rimarrà com’è adesso”. Ma è solo sull’aumento del tetto massimo della pena che il Guardasigilli aveva espresso parere favorevole. E non sul resto del testo.

E una spiegazione il ministro Severino l’ha data. Probabilmente “il sottosegretario Mazzamuto non ha letto per intero la scheda fornitagli”, e in tal caso, “si porrà rimedio in Aula” ha annunciato il Guardasigilli. Il sottosegretario Mazzamuto, dal canto suo, si difende: “La scheda non era chiara, non se sapevo nulla. Non ci dovevo proprio essere in commissione Giustizia. Sono vittima di Zoppini”. Andrea Zoppini, infatti, sotto inchiesta per frode fiscale, si è dimesso solo ieri da sottosegretario alla Giustizia: “Io di solito seguo i provvedimenti al Senato – dice il sottosegretario palermitano al Corriere – e Zoppini segue (insomma, seguiva) quelli alla Camera”.

Lui, che è stato anche consulente giuridico dell’ex ministro Angelino Alfano, si è preso pure la bacchettata di Antonio Di Pietro: “Stando a quanto afferma il ministro Severino, Mazzamuto non sa né leggere né scrivere, cosa sta a fare al governo? A scaldare la sedia?”. Probabilmente, non è finita qui.


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