PALERMO – “Non bisogna affrontare le questioni galleggiando. Il tema che pongo non è rivolto a una persona, ma riguarda una classe dirigente e il fatto che non si ha il coraggio di correre e fare delle scelte. Quando Roma ci darà i 500 milioni di euro, la Sicilia che farà?”. L’ha detto il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, a margine di un incontro sulla riforma costituzionale alla Lumsa a Palermo, rispondendo ai cronisti che chiedevano un commento sulle polemiche dei giorni scorsi con il governatore della Sicilia Rosario Crocetta.
Allo stesso incontro anche il leader Udc Gianpiero D’Alia: “Se dobbiamo passare un altro anno e mezzo con i problemi interni al Pd – ha affermato – è meglio andare a votare. Mi pare che con l’iniziativa che assunto il presidente della Regione, convocando gli assessori regionali del Pd, questo problema non ci sia. Speriamo che sia così, verificheremo. Davide Faraone lancia le primarie? E’ un problema suo. Noi non le abbiamo mai fatte – ancora D’Alia -. In Parlamento stiamo discutendo della legge di riforma dei partiti – ha detto – E una delle proposte è integrare i principi e norme di democrazia interna con il ricorso nella scelta dei candidati anche con le primarie. Ma le primarie sono una parte della democrazia di un partito. Se fondi un partito sulle primarie non c’è alcuna differenza con un comitato elettorale – ha sottolineato -. E nella Costituzione questa differenza c’è ed è profonda”.
