Arrivano le prime reazioni politiche alla sentenza sull’Amia. Il consigliere del Pd, Davide Faraone, commenta: “Cammarata anziché passare il mese di agosto rinchiuso all’AMIA avrebbe fatto meglio a godersi la sua barca, almeno avrebbe evitato un problema. Che il tribunale fallimentare di Palermo si pronunciasse per mettere L’AMIA in amministrazione controllata era un fatto quasi scontato. Come poteva godere della fiducia dei magistrati chi è stato parte in causa della rovina dell’Azienda? E’ chiaro che nonostante tutti i proclami fatti dal sindaco in questi mesi sulle azioni di risanamento messe in campo, la Procura ha deciso per l’inaffidabilità di Cammarata & company. Il fatto in sè, aldilà della via che sceglieranno di perseguire i tre commissari nominati dalla Procura; se presentare un piano di risanamento, o chiedere il fallimento dell’Azienda, è gravissimo. Auspico, oltre che per la continuità del servizio, per il futuro dei lavoratori e per le aziende dell’indotto, che si possa trovare la migliore delle soluzioni”.
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