Farmaco per stoppare il diabete di tipo 1, si parte anche a Messina

Farmaco per stoppare il diabete di tipo 1, si parte anche a Messina

Avviata la somministrazione

MESSINA – Ritardare l’esordio del diabete di tipo 1. Anche il Policlinico di Messina avvia la somministrazione del teplizumab, un anticorpo monoclonale anti-cd3 disponibile in Italia al momento per uso compassionevole. L’azienda ospedaliera universitaria è il quarto centro italiano ad offrire questa opportunità a pazienti selezionati.

Che farmaco è

Il farmaco – approvato dalla food and drug administration (Fda) statunitense nel 2022 – al momento è in attesa del completamento dell’iter di approvazione da parte dell’agenzia europea per i medicinali (Ema) e dell’agenzia italiana del farmaco (Aifa) e può essere utilizzato per coloro che presentano almeno due autoanticorpi per il diabete e una condizione di pre-diabete (disglicemia); tale trattamento rallenta in maniera significativa l’esordio della malattia.

L’applicazione a Messina

L’infusione è stata completata nei giorni scorsi dal team della uos di diabetologia, guidata da Giuseppina Russo, professore ordinario di medicina interna dell’università di Messina. La terapia prevede una somministrazione intravenosa quotidiana per quattordici giorni consecutivi con un dosaggio personalizzato in base alla corporatura del paziente. Il potenziamento di campagne di screening sempre più mirate è fondamentale per poter identificare in modo precoce quei soggetti che potrebbero essere destinatari di questo trattamento innovativo.

L’obiettivo

Questa esperienza, tra le prime in Italia, è un ulteriore tassello nel percorso di cura del diabete tipo 1 nell’ambito di un approccio innovativo e tecnologico che ogni giorno il centro garantisce alle persone con tale patologia. Un obiettivo raggiunto grazie ad un lavoro di squadra che ha coinvolto le unità operative di medicina interna, endocrinologia, diabetologia pediatrica, farmacia, l’unità di farmaci antiblastici (Ufa), il laboratorio centralizzato, il comitato etico e la direzione aziendale.

“L’intento – sottolinea Russo – è quello di estendere questa esperienza anche grazie all’approvazione di un pdta (percorso diagnostico terapeutico aziendale) che, prevedendo tutte le figure necessarie, favorisca l’attuazione di un percorso tracciato: dallo screening, al trattamento e al monitoraggio”.

“Siamo lieti – afferma il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito – che il nostro centro sia protagonista di un trattamento così innovativo. la nostra azienda ha le potenzialità per proporsi come centro di riferimento regionale prevedendo anche l’istituzione di nuovo percorso di immunodiabetologia e favorendo approcci di cura e monitoraggio anche con l’ausilio della telemedicina”.


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