CATANIA – “Scordia, una comunità che si è sempre contraddistinta per accoglienza e inclusione, non è altro che lo specchio della realtà che stiamo vivendo. Futili motivazioni diventano il pretesto perfetto per scatenare il pregiudizio e la paura per il diverso”. Lo dichiarano la segretaria provinciale del Partito Democratico di Catania, Maria Grazia Leone e Mariam Suheli Chrouda, responsabile Pnrr e politiche del Mediterraneo del Pd etneo.
I fatti si riferiscono all’episodio accaduto nelle scorse ore a Scordia, per l’appunto, dove un gruppo di giovani è entrato la notte nella sede dello Sprar colpendo a pugni alcuni dei giovani migranti ospiti della struttura. “Una violenza inaudita e ingiustificata contro chi viene descritto, dalla narrazione dominante, come “altro”, come “estraneo” e “pericoloso” ed è in realtà il più simile e il più vulnerabile. Invochiamo il supporto delle forze dell’ordine affinché si possano individuare immediatamente i responsabili e si possa fare luce su quanto accaduto”, continuano.
“Si tratta di un fatto di estrema gravità che rischia di diventare un precedente pericoloso. L’aggressione è avvenuta davanti alle telecamere – che fortunatamente erano presenti e funzionanti – e saranno preziose per l’identificazione di questo gruppo di individui. Ma come in ogni altro caso, non ci saranno mai telecamere che basteranno a prevenire aggressioni che sono figlie di un’ impostazione culturale ben precisa. La caccia allo straniero – proseguono Leone e Chrouda – è da sempre un campanello d’allarme che non bisogna sottovalutare. Esprimiamo vicinanza alla comunità migrante scordiense e a tutti coloro che sono intervenuti per difendere queste persone e confidiamo, adesso, nell’operato delle forze dell’ordine”.