FdI ricorda Stella Rao: sullo sfondo la scelta del candidato - Live Sicilia

FdI ricorda Stella Rao: sullo sfondo la scelta del candidato

Avvocata rispettata e segretaria provinciale del vecchio Msi. I meloniani le intitolano un circolo. Ma c'è chi scalpita per la candidatura a sindaco.

CATANIA. “E’ strano ma sono momenti tristi come quello di oggi che la Toga diventa più lucida, più bella, perché diventa quel simbolo per il quale tutti noi, e Stella sempre con noi, lottiamo: la Giustizia. Oggi nella tristezza ero orgoglioso di essere un avvocato”. 

Sono parole pronunciate quasi sette anni fa, a margine della commemorazione tenuta sulla scalinata del Palazzo di Giustizia per omaggiare Stella Rao. Che non fu soltanto una donna di legge, una avvocata rispettata. Ma anche una donna di destra: l’ultima segretaria provinciale del Movimento Sociale Italiano e la prima di Alleanza Nazionale.

Il ricordo commosso è quello di Goffredo D’Antona, avvocato dal forte carisma civile, ma orientato da tutt’altra parte. I legami umani e professionali, spesso, vanno ben oltre la politica e saldano un’unità di valori infrangibili. “Era una sorella maggiore”, disse D’Antona al microfono del nostro direttore. 

Venerdì prossimo, Fratelli d’Italia – partito che raccoglie in toto l’eredità politica della vecchia fiamma – dedicherà un circolo politico a Stella Rao. Segnale che il suo ricordo non solo non è estinto, ma è destinato a perdurare nel tempo. L’ospite d’onore sarà Enzo Trantino, memoria storica della destra nazionale italiana e decano del foro catanese. Il suo maestro nella professione. 

È previsto anche l’intervento di Salvo Pogliese, che arriverà da Roma per onorare la sua analoga di partito. Nel senso cioè che, mentre lui era segretario provinciale del Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Msi, lei capitanava i seniores. Il tutto avverrà in una giornata tanto cara alla destra, perché il 10 febbraio è dedicato alla memoria delle vittime delle Foibe. 

Gli organizzatori mettono le mani avanti e dicono che non si parlerà affatto di amministrative. Una questione di garbo e, soprattutto, di rispetto. Sebbene sia fuori di dubbio che il futuro del centrodestra catanese debba incrociare le decisioni di FdI in merito al prossimo candidato sindaco.

Ricapitolando. Se la Lega sta lavorando da tempo alla candidatura al femminile della parlamentare Valeria Sudano, gli autonomisti non nascondo la volontà di voler guidare contemporaneamente il Comune e la Città Metropolitana (magari con un ritorno in campo di un Raffaele Lombardo libero da grane giudiziarie). Anche i meloniani rivendicano una candidatura eccellente. 

E non soltanto per riscattare la vicenda della controversa legge Severino, che ha portato Salvo Pogliese, già sospeso, a rimettere anticipatamente il mandato e optare per il Senato della Repubblica. FdI pretende, inoltre, di capitalizzare il largo consenso elettorale registrato il 25 settembre scorso.

C’è però un problema interno da affrontare: chi dovrebbe essere l’uomo di punta? Ruggero Razza, a quanto risulta, ha approfittato delle festività agatine per sondare il terreno e cucire i rapporti. L’ex assessore alla Salute e alter ego politico di Nello Musumeci, godrebbe però solo in parte dell’assenso del gruppo dirigente catanese. 

Sergio Parisi, assessore allo Sport di Salvo Pogliese, vuole portare a compimento quanto avviato non soltanto al fianco dell’ex sindaco, ma anche dell’ex vicesindaco Roberto Bonaccorsi nella fase in cui quant’ultimo ha dovuto reggere le sorti di Palazzo degli Elefanti. Anche il presidente di Amts Giacomo Bellavia vedrebbe bene una sua candidatura. Un segnale di stima pronunciato in privato sebbene i quarant’anni del partito scommetterebbero su di lui quale candidato che potrebbe dare lustro a una generazione di amministratori cresciuti in corso Sicilia 11.

Salvo Pogliese, intanto, preferisce non scoprire le carte. Probabilmente perché convinto che la questione non sarà decisa in questa fase. Troppo presto. Il punto è che il nome da fare dovrà convincere, innanzi tutto, gli alleati. In tal direzione, c’è chi vorrebbe puntare sull’esperienza del già sindaco Raffaele Stancanelli. La scorsa estate, le anime del centrodestra siciliano si erano dette disponibili a una sua candidatura a presidente della Regione. Ma il suo nome, allora, fu stoppato non a Palermo, ma a Roma. 

Ultima questione: il nome del candidato sindaco dovrà convincere sopratutto Giorgia Meloni. Il dossier, dunque, passerà nuovamente dalla casella capitolina. 


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