PALERMO – Era in albergo con tutta la famiglia al seguito. A bloccare le vacanze di Ferragosto del boss Mario Strano è stata la polizia che ha fatto irruzione all’hotel Torre Normanna ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Strano avrebbe anche tentato di fuggire con l’aiuto dei parenti, ma è stato arrestato per violazione della sorveglianza speciale. L’ordine di intervenire è arrivato dalla Procura di Termini Imerese.
Strano, 52 anni, affiliato dei clan catanesi e sorvegliato speciale dopo avere finito di scontare una condanna per mafia, aveva l’obbligo di non allontanarsi da Catania. Ed invece assieme ai familiari aveva prenotato diverse stanze in albergo. Circostanza che non è sfuggita agli agenti sul cui tavolo erano finite le schede di soggiorno che vanno compilate obbligatoriamente quando si fa il check in. E Strano si era registrato con i suoi veri dati anagrafici. Sbigottiti gli altri turisti che soggiornavano in hotel.
Il boss fu protagonista dell’operazione che consentì al clan Cappello di gonfiare il proprio esercito. Gli Strano di Monte Po e i Martiddina di Piano Tavola (frazione di Belpasso), infatti, transitarono nella cosca dei Cappello. Una sfilza di collaboratori di giustizia provenienti dalle file dei Cappello e dei Santapaola parlarono dei summit che diedero il via libera al passaggio nelle file dei Carateddi. Il killer Gaetano Musumeci raccontava che Mario Strano aveva paura di essere ammazzato dai vertici del suo stesso clan e così cambiarono casacca, portandosi dietro tutto il portafoglio delle estorsioni di Monte Po.