Restano due giorni per salvare la Fiera del Mediterraneo. Dopo, il baratro della liquidazione. Della scomparsa dell’Ente autonomo. L’ultimo, disperato tentativo di mantenere in vita l’ormai comatoso carrozzone di piazza Cascino è stata la decisione, da parte del commissario straordinario Gioacchino Mistretta di prorogare fino al 4 novembre il bando per la partecipazione alla procedura negoziata per l’affidamento della “Campionaria”. E davvero sembra un tentativo disperato, visto che la prima scadenza, prevista inizialmente per il 29 ottobre, non aveva trovato imprenditori “all’altezza”. Bocciate le proposte presentate dall’Ati, costituita da General Work Service con Nuova Service srl, Progetto Eventi srl e Promo Palermo srl; altra Ati quella composta da General Service srl, C.G. Eventi e Archimedia. Adesso, la proroga servirà per capire se queste “associazioni temporanee di imprenditori” riusciranno a colmare le lacune oppure se ci sono margini perché entrino altri imprenditori. Magari più “grossi”. Magari quella cordata raccolta da mesi attorno alla Camera di Commercio, che sembra, invece, al momento, stare ad osservare. Se qualche altro imprenditore, prendendosi carico della gestione della Campionaria, riuscirà a “salvare” il patentino di “internazionale”, allora il business sarà ancora in piedi. In caso contrario, bye bye Fiera.
Corsa contro il tempo
I tempi, però, sono stretti, strettissimi. La Campionaria, infatti, è prevista per l’undici dicembre. E, nella migliore delle ipotesi, i privati che dovranno organizzarla (una Fiera internazionale, elemento non secondario) dovranno farlo in circa un mese. Altrimenti, addio Fiera. Non tanto per il fallimento della Campionaria di quest’anno (anche nel 2009 non s’è tenuta), ma per la perdita del patentino di “internazionale” (destinato a quelle Fiere che non organizzano l’evento per due anni di fila). E proprio questo “patentino” era uno dei requisiti richiesti da industriali che avevano manifestato l’interesse alla presa in gestione della Fiera. E ci riferiamo proprio a quella cordata, raccolta attorno a Roberto Helg e a Maurizio Scaglione, di Secolo Ventuno che s’era detta pronta a investire. Difficile pensare che questo interesse possa rimanere vivo, dopo la “retrocessione” della Fiera.
Il bando
Intanto il bando è lì. E non ha riscosso particolare successo. Nonostante alcune clausole interessanti. Per i privati che decidessero di organizzare la Campionaria, infatti, è prevista la possibilità di gestire la struttura anche successivamente. Un periodo imprecisato, a discrezione dell’Ente. Insomma, c’è la possibilità di “entrare”, e rimanere un po’ con i piedi nella Fiera. Da questa eventuale gestione, però, sembrano voler rimanere fuori gli attuali 35 dipendenti dell’Ente (dei quali, tra l’altro, nel bando non si fa menzione). Da tempo invischiati in un limbo surreale, anche loro vogliono abbandonare la nave. Nessuno dei possibili “acquirenti” della Fiera avrebbe i requisiti per garantire loro un futuro. E attualmente, un gruppo di questi dipendenti è ospite all’Assessorato alle attività produttive. Ospiti, soltanto. In attesa di una svolta positiva.
E il bando (ri)proposto dal commissario Mistretta contiene “curiosi” criteri di valutazione. Se l’esperienza in precedenti eventi congressuali, o il “possesso” di un ufficio stampa viene “pesato” tra il 30 e il 40 per cento della valutazione complessiva delle richieste, solo il 5% è destinato all’aggio che si intende riconoscere all’Ente Fiera per le manifestazioni collaterali organizzate dai privati stessi. E non è che l’Ente navighi proprio nell’oro…
Verso il baratro
Insomma, nonostante le condizioni in certi casi allettanti suggerite dal bando, la fine della Fiera sembra davvero vicina. Del resto, anche in tempi non sospetti, l’assessore Marco Venturi aveva indicato nella liquidazione dell’Ente l’unica delle soluzioni possibili. Anche in seguito alle difficoltà di trovare un accordo col Comune di Palermo per una concessione trentennale. Ipotesi respinta da Scoma, che adesso si è anche defilato. Davvero adesso la Fiera, così com’è, sembra non interessare più a nessuno. E il bando pubblicato appare più come un grido disperato che non una soluzione concreta. Tra l’altro, lo Statuto dell’Ente conterrebbe nella “mission” l’organizzazione “diretta” della Campionaria. Insomma, la cessione a privati della gestione non sarebbe contemplata dal documento. Che parla anche, come elemento fondante l’Ente stesso, dell’organizzazione di eventi di carattere internazionale. Già, proprio quella sancita dal “patentino”. Un accreditamento che sta per sfuggire di mano alla Regione Sicilia. E con quello, svanisce il futuro dell’Ente. Il suo motivo d’esistere.