Esperto "di fiducia" del sindaco: il bando appare e poi scompare - Live Sicilia

Esperto “di fiducia” del sindaco: il bando appare e poi scompare

La selezione pubblica è stata ritirata in fretta e furia

CATANIA – Indetto il 22 agosto, pubblicato il 31 dello stesso mese, revocato l’1 settembre 2023. Il bando per l’esperto del sindaco di Catania non ha fortuna. Spazzato via da “sopravvenuti motivi tecnico-amministrativi che non permettono di avviare la procedura” e che altro non sarebbero che questioni di soldi. Cioè di bilanci da approvare, senza i quali l’eventuale “esperto” selezionato dovrebbe essere considerato una spesa urgente.

“L’errore è stato mio, perché ho frettolosamente mandato l’avviso in pubblicazione“, si affretta a dire Pietro Belfiore, il direttore delle Risorse umane di Palazzo degli elefanti, raggiunto al telefono da LiveSicilia. “È bastato un brevissimo confronto interno perché emergesse che il sindaco Trantino aveva valutato di non effettuare la selezione in questo momento, senza il bilancio”, prosegue Belfiore. Così, in fretta e furia, è arrivata la revoca, asciutta e generica.

La delibera primigenia, quella del 22 agosto, era già di per sé piuttosto stringata. Si diceva che il primo cittadino Enrico Trantino, “considerate le complesse attività correlate all’esercizio delle proprie funzioni di indirizzo politico e di impulso dell’attività amministrativa”, avrebbe voluto avvalersi del “supporto” di professionalità esterna all’amministrazione comunale. Un esperto (o una esperta), da nominare a titolo oneroso, “per l’attuazione del programma e i rapporti con le municipalità”, per 12 mesi. Una “selezione pubblica”, per la quale saranno passati in rassegna i curricula che arriveranno, al termine della quale il primo cittadino sceglierà da sé.

Anche perché si tratta della persona che lo affiancherà nelle questioni più strettamente politiche. Occhi, orecchie e bocca di Trantino quando lui non c’è. Il ruolo, per intenderci, che fu di Tuccio Tringale negli anni in cui era sindaco Salvo Pogliese. Solo che stavolta, secondo quanto appreso da questa testata, si sarebbe deciso di attendere l’inizio del 2024 per bandire di nuovo la selezione e prevedere la spesa per tutto l’anno già nel prossimo bilancio. Tre mesi di attesa, dunque, necessari per animare il toto-nomi già pronto a partire: di chi sceglierà di fidarsi Enrico Trantino?


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